Usb minaccia: “sbloccare assunzioni Ama per i cimiteri di Roma”

ANTONIO PIEDIMONTE

I sindacati sul piede di guerra per le mancate assunzioni Ama, utili a garantire i servizi cimiteriali di Roma. Proprio nel corso della prima ondata della pandemia di coronavirus, che ha fatto registrare un triste incremento dei decessi, è emersa la criticità della gestione del servizio pubblico offerto dal Comune di Roma nei cimiteri della città. 

La sigla sindacale Usb chiede per questo l’immediato sblocco delle assunzioni Ama, invitando, tramite una nota diffusa oggi, il Comune ad aumentare l’organico per coprire le attività ordinarie e straordinarie. “Mancano gli operatori cimiteriali – si legge nella nota – diventati insufficienti per coprire le attività ordinarie, figuriamoci quelle straordinarie, effetto dell’aumento delle morti per Covid”, evidenziando come le alte temperature con la stagione estiva pongano in difficoltà i lavoratori già assunti

 

Ma il sindacato chiosa sulla situazione Covid-19, che ha alimentato il dramma vissuto dai familiari delle vittime del virus, dal momento che l’attesa stimata tra una cremazione e la tumulazione è persino di quattro mesi. L’Usb la ritiene “una situazione inaccettabile che ha visto l’interessamento anche delle forze dell’ordine ma che a quanto pare non è servito a risolvere questa drammatica problematica”. 

 

Denunciando le gravi condizioni in cui riversano i cimiteri romani, Usb ha inviato una richiesta di intervento urgente ad Ama, a Roma Capitale e alla Prefettura di Roma, affinché i responsabili prendano nell’immediato provvedimenti adeguati per garantire ai cittadini un servizio efficiente, ripristinando adeguati livelli di gestione del servizio. Usb attende quindi azioni concrete, per evitare di presentare un esposto alla Procura della Repubblica.