Valanga uccide due alpinisti: addio a “Cala” Cimenti, il “Leopardo delle nevi”

Nessuna notizia da ore e quindi i familiari hanno fatto scattare l’allarme. Il corpo di Carlo Alberto Cimenti è stato trovato sotto due metri di neve insieme con quello del compagno di escursione Patrick Negro. Erano dispersi sotto una valanga al confine tra i comuni di Cesena e Sauze di Cesana, sulle montagne di Sestriere. I corpi sono stati individuati e recuperati dal soccorso alpino.

I due alpinisti sono stati travolti da una valanga tra Cima del Bosco e Col Chalver mentre si dirigevano verso la Valle Argentera. Erano entrambi originari di Pragelato, nel torinese. La valanga che ha ucciso i due amici è precipitata per circa duecento metri lungo un canale. A individuarli i soccorritori con il binocolo e l’unità cinofila che hanno anche captato il segnale dell’Artva, l’apparecchio per la ricerca che indossavano sia Cimenti che Negro. Non c’è stato niente da fare per i due. La tragedia ieri pomeriggio in Val di Susa. “Purtroppo sono sempre i più esperti quelli che rischiano”, il commento del sindaco di Cesana, Roberto Vaglio.

“Cala” Cimenti era molto noto nell’ambiente. Aveva cominciato giovanissimo. A 12 anni aveva già scalato il Monte Bianco. Era considerato un veterano dell’Himalaya e aveva rischiato la morte sul Gasherbrun VII, in Pakistan. In quell’occasione aveva salvato la vita a Franco Cassardo, suo compagno gravemente ferito. Cimenti è stato l’unico a vincere lo “Snow Leopard”, il riconoscimento che viene conferito a chi raggiunge le cinque vette di settemila metri che si trovano nell’ex Unione Sovietica.

A cinquemila metri, in Nepal, aveva chiesto alla compagna Erika di sposarlo. Il 14 febbraio avrebbe compiuto 46 anni. Nel 2019, dunque, era sopravvissuto agli 8mila metri del Nanga Parbat. Ieri le ultime foto sui suoi canali social, durante un fuoripista a Prali: “Oggi mi sono dilettato in una nuova tipologia di selfie: i selfie in movimento ispirato da uno scenario sempre magico”, scriveva. Numerosi i messaggi di cordoglio sulla pagina: “Che la neve ti sia lieve”; “Ci hai fatto sognare … grazie per le belle emozioni”.

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Antonio Lamorte