Onorevole Anzaldi, lei ha inviato una lettera al presidente della Camera Fico chiedendo fin dal primo marzo l’avvio della procedura per la selezione dei nuovi consiglieri Rai di nomina parlamentare, con la pubblicazione dei relativi avvisi sui siti di Camera e Senato. Oggi anche il Pd chiede a Fico e Casellati di procedere. Perché ritiene così urgente avviare la procedura?
“E’ urgente che il nuovo Cda venga nominato ed entri in carica al più tardi entro metà maggio perché solo così saranno il nuovo amministratore e i nuovi consiglieri a decidere e approvare i palinsesti 2021-2022. Se invece il Governo e il Parlamento permetteranno agli attuali vertici Rai di tirarla per le lunghe e arrivare fino a giugno, significa che i nuovi amministratori di imminente nomina si troveranno palinsesti già fatti, decisioni già prese, e quindi potranno iniziare a contare davvero sulle scelte aziendali solo tra un anno. Davvero il Governo Draghi e la maggioranza attuale vogliono consentire ai vertici nominati dal Conte 1 di ipotecare le scelte della Rai ancora per un anno? Sarebbe un gravissimo errore, per questo non bisogna perdere tempo. Dal primo marzo, ogni giorno che passa senza la pubblicazione degli avvisi è un giorno in più regalato ai vertici attuali”.

Secondo lei questi vertici remano contro il Governo?
“Di certo questi vertici hanno remato moltissimo a favore del precedente Governo. Quello che la Rai ha fatto per alimentare la propaganda di Conte negli ultimi mesi non ha precedenti. Pensiamo solo alle continue dirette per le conferenze stampa di Conte, trasmesse a tutte le ore interrompendo la normale programmazione di Rai1. Ieri, per la conferenza stampa del primo Dpcm di Draghi, non c’è stata alcuna trasmissione speciale. Perché questa disparità di trattamento? Perché quello che la Rai riteneva giusto per Conte non è stato fatto anche per Draghi? Ho presentato un’interrogazione in Vigilanza e aspetto risposta”.

C’è chi dice, però, che la Rai abbia tempo fino a giugno per approvare il Bilancio, come del resto è stato fatto negli ultimi anni.
“La legge prevede che la Rai approvi il Bilancio 2020 entro aprile. Poi alcune normative, confermate anche a seguito della pandemia, permettono all’azienda di far slittare la scadenza a fine giugno, ma non è un obbligo. La Rai avrebbe piena facoltà, e anche piena conoscenza dei numeri, per approvare il Bilancio entro fine aprile. Il Governo, per far quadrare i conti alla Rai, gli ha addirittura dato altri 80 milioni di euro di canone con l’ultima Legge di Bilancio, quindi ha tutto il diritto di richiamare l’azienda al rispetto dei tempi. Il ministro dell’Economia Franco potrebbe scrivere una lettera a Cda e Ad per sollecitare il rispetto della scadenza di aprile. Intanto i presidenti Fico e Casellati, con la pubblicazione degli avvisi per la nomina dei nuovi consiglieri sollecitata anche da Italia Viva e dal Pd, costringerebbero anche la Rai a fare lo stesso con l’avvio della selezione del consigliere scelto dai dipendenti. Va ricordato che gli avvisi vanno pubblicati almeno 60 giorni prima della scadenza del Cda e l’invio dei curricula deve avvenire fino a 30 giorni prima della scadenza, quindi dalla pubblicazione passano almeno 2 mesi prima che Parlamento e dipendenti possano votare ”.

Avatar photo

Esperto di social media, mi occupo da anni di costruzione di web tv e produzione di format