Capienza limitata e pochi mezzi, Napoli e il caos trasporti: “Fate presto, è solo il primo giorno”

Il trasporto è il biglietto da visita di una città. A Napoli la fase 2 dell’emergenza coronavirus ha registrato criticità sui mezzi di Anm e Eav negli orari di punta. Due i motivi principali: la capienza ridotta fino al 25% per rispettare il distanziamento sociale e il numero esiguo di mezzi e personale a disposizione che molto spesso non consentono di potenziare in modo adeguato il servizio, soprattutto negli orari caldi.

Assembramenti non consentiti alle fermate degli autobus di Mergellina, dove prima delle 8 di mattina si radunano numerose lavoratrici, molte delle quali di origine straniera, che grazie al C16 e al 140 raggiungono il quartiere di Posillipo e le abitazioni in cui sono chiamate a prestare servizio.

Altro afflusso anomalo è stato registrato sulla linea della Circumflegrea, quella che collega l’area occidentale di Napoli con il centro storico (Torregaveta-Montesanto, passando per Licola, Quarto, Pianura), dove in tanti, tra cui molti migranti, si sono riversati nei vagoni anche senza indossare la mascherina, strumento indispensabile per questa fase 2.