L’eruzione dell’Etna: lava e fumo dal Nuovo Cratere di Sud Est
Stamattina l’Etna, il vulcano attivo più alto d’Europa, ha fatto registrare una fase eruttiva con colata lavica sommitale per alcune ore. Lo ha fatto sapere l’Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia-Osservatorio etneo (Imgv-Oe) di Catania, che ha osservato “la presenza di due modesti flussi lavici sommitali dal Nuovo Cratere di Sud-Est, che al momento sono confinati sull’alto fianco orientale e meridionale del cono”.
In un post su Facebook l’Istituto ha scritto: “Le reti di monitoraggio hanno registrato alle ore 08:36 (06:36 UTC), una attività stromboliana [che successivamente ha preso le caratteristiche di una piccola fontana di lava pulsante].
L’ampiezza del tremore vulcanico mostra un repentino aumento, raggiungendo valori alti. Le sorgenti del segnale sono localizzate nell’area del cratere SEC. Inoltre, dalla rete di telecamere di sorveglianza, è possibile osservare, in corrispondenza del “cono della sella” del Nuovo Cratere di Sud Est, una anomalia termica ascrivibile ad una attività stromboliana [e una bassa fontana di lava]. L’attività è accompagnata da intenso degassamento. Permane, con modeste fluttuazioni, l’attività stromboliana al cratere Voragine, iniziata nel settembre 2019″.
Lo stesso Istituto ha comunicato che l’attività del vulcano si è gradualmente attenuata fino a cessare del tutto. L’evento non ha costituito pericolo per persone o cose e non ha influito sull’operatività dell’aeroporto di Catania.




