La Camera ha confermato il taglio dei vitalizi per gli ex deputati. Il presidente del Consiglio di giurisdizione del ramo parlamentare ha infatti firmato la sentenza di primo grado con cui sono stati confermati i tagli, ricalcolando gli assegni percepiti sulla base del metodo contributivo. A renderlo noto è stato l’ufficio stampa della Camera che ha spiegato come la misura nei confronti dei vecchi parlamentari comporterà un risparmio stimato di oltre 15 milioni di euro riferito all’anno 2024.

Vitalizi, la Camera conferma i tagli per gli ex deputati: risparmio di 15 milioni di euro che riguarderà 800 vecchi parlamentari

Nel complesso la misura interesserà circa 800 ex deputati. I vitalizi resteranno quindi agganciati al sistema contributivo introdotto dal Regolamento di previdenza del 2012, analogamente a quanto previsto da tempo per tutti i pensionati. Nella nota si legge che l’unica deroga al sistema contributivo pro quota è nella previsione che, se in base al sistema contributivo dovesse risultare, per i parlamentari con più legislature, un assegno di importo superiore a quello previsto dal precedente sistema retributivo, la pensione dell’interessato resterebbe limitata all’importo minore.

La sentenza firmata oggi, oltre a confermare i tagli ai vitalizi racchiude anche le cosiddette ‘mitigazioni‘, ossia i ripristini già deliberati dall’ufficio di presidenza della precedente legislatura, quando come presidente c’era Roberto Fico, per rispondere a esigenze individuali. Il Consiglio di giurisdizione della Camera dei Deputati che ha firmato oggi la sentenza è composto da Laura Cavandoli, presidente e relatore, Gianluca Vinci e Debora Serracchiani e si è insediato nel settembre scorso. La causa iniziale risale al 2019, con il ricorso promosso da alcuni ex parlamentari contro la delibera del 12 luglio 2018.

Vitalizi degli ex parlamentari

I vitalizi degli ex parlamentari dipendono dal numero di legislature svolte: in media l’importo erogato alla Camera è di 70mila euro per i vitalizi diretti e di 37mila per quelli di reversibilità. Circa 200 milioni l’anno, in media 74mila euro, in tutto.

Redazione

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