Il muratore fiorentino era innocente
Accusato di abusi sulle figlie, assolto dopo 9 anni e sette processi: una via crucis costata 3 anni di reclusione
Una via crucis giudiziaria durata 9 anni e sette processi, di cui tre in Cassazione. E’ l’incubo vvisuto da un 59enne residente nella provincia di Firenze e accusato di un reato tremendo: aver abusato delle figlie di 4 e 8 anni.
Nei giorni scorsi l’uomo, un muratore che per anni ha dovuto convincere con la più infamante delle accuse, è stato assolto in via definitiva, con sentenza della Suprema Corte che ha rigettato il ricorso avanzato dalla procura generale di Firenze, col 59enne riconosciuto innocente “perché il fatto non sussiste”.
Il caso è ricostruito oggi dall’Ansa: il processo nei confronti del 59enne padre di due bambini è nato nel 2012 dopo la denuncia presentata dalla madre delle presunte vittime. Secondo l’accusa il 59enne avrebbe abusato delle figlie in casa, mascherando le violenze come ‘giochi innocenti’.
Assistito dagli avvocati Gianluca Gambogi e Carlotta Corsani, il 59enne fiorentino era stato condannato con rito abbreviato a 7 anni e 6 mesi, pena che venne ridotta a 5 anni in appello.
Quindi nel maggio 2015 l’annullamento da parte della Cassazione della sentenza di secondo grado, con una nuova condanna in appello e un secondo annullamento della Suprema Corte accogliendo il ricorso dei legali per illogicità della sentenza, non coerente con la valutazione delle prove.
Il processo quindi torna nuovamente davanti ai giudici di secondo grado, che riaprono l’istruttoria per sentire le due bambine presunte vittime di abusi. Nel febbraio del 2020 arriva quindi la sentenza di assoluzione, confermata dalla Cassazione.
Una vicenda “terribile”, spiegano gli avvocati Gianluca Gambogi e Carlotta Corsani, che ovviamente si dicono “molto contenti” per l’esito dell’iter giudiziario. Il 59enne ha scontato circa tre anni tra carcere e arresti domiciliari, oltre ad un periodo in strutture di accoglienza.
Una battaglia giudiziaria definita “odissea da non credere”. “In quasi 10 anni – ricordano i due legali – sono stati celebrati 7 processi di cui 3 per Cassazione. Venerdì scorso la Suprema Corte di Cassazione, respingendo, dichiarandolo inammissibile, il ricorso della Procura Generale contro la sentenza di assoluzione della Corte d’Appello di Firenze del febbraio 2020, ha messo la parola fine su questa vicenda incredibile”.
Quanto al 59enne finalmente assolto dopo 9 anni di via crucis giudiziaria, “è un uomo che può gridare al mondo la propria innocenza, e dopo la detenzione in carcere e il lungo periodo trascorso in una struttura di accoglienza potrà riprendere una vita normale”.
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