È caduto sabato mattina dal terzo piano del suo liceo scientifico, il Savoia, ad Ancona, e ora è vivo per miracolo. Lo studente di 14 anni precipitato nel vuoto per dieci metri aveva deciso di togliersi la vita dopo un’interrogazione di geometria andata male, valutata dall’insegnante con un secco 2. Su un quaderno invece, il ragazzo aveva lasciato scritte le sue ultime parole di addio: «Mi sento un fallito, vi voglio bene». Lo studente non era solito prendere voti bassi, ed era appena tornato in classe dopo qualche giorno di vacanza passato con la famiglia: una settimana bianca che gli aveva impedito di svolgere i compiti assegnati.

Il 2 in geometria e l’insegnante sotto choc

Chiamato alla lavagna, è stato poi valutato con la pesante insufficienza, annunciata davanti a tutta la classe. Ora sul fatto è stato aperto un fascicolo in mano al pm Andrea Laurino, le indagini accerteranno che cosa è successo poco dopo il suono della campanella della ricreazione, e se il fatto poteva essere in qualche modo evitato (si indaga per istigazione al suicidio).  Al momento, la professoressa – sconvolta dall’accaduto – ha concordato con il dirigente scolastico di restare per tutta la settimana lontano dalle lezioni: “L’insegnante è sotto choc – fa sapere la preside Maria Alessandra Bertini -, e d’altronde lo siamo tutti”. Il minore si trova ora ricoverato in ospedale, Torrette, in prognosi riservata. Ma è riuscito a scrivere un messaggio ai suoi compagni: “Scusate se vi ho fatto spaventare”. La tac ha evidenziato fratture multiple, trauma toracico e fratture al bacino e a un piede. I compagni di classe ora saranno supportati dagli psicologi per cercare di ricostruire, riflettere e superare il dramma.

Il padre: “Non giudico, questa storia insegnerà a tutti qualcosa”

“Sarebbe voluto andare a scuola già dal giorno dopo” ha detto il papà del 14enne non nascondendo qualche preoccupazione, ai microfoni del Messaggero per lo stato di salute del figlio: “L’avrebbero dovuto spostare in reparto questa sera (ieri ndr). Hanno rimandato a domani (oggi). Io L’ho vista davvero brutta, ero convinto di arrivare lì, di fronte al liceo, e di non trovarlo più vivo, ma è stato miracolato dal Signore. Io non giudico. Questa storia insegnerà a tutti qualcosa”. E assicura: “Mio figlio si è già pentito del gesto estremo che ha compiuto. Non accadrà più. Confermo che eravamo tornati da poco dalla settimana bianca, e che stava cercando di recuperare le materie in cui era rimasto indietro. È stato sempre bravo a scuola, deve essersi sentito mortificato”.

Redazione

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