Da detenuti ad artisti per un giorno guidati dall’architetto writer di Castelvolturno, Alessandro Ciambrone. Accade nel carcere di Secondigliano: il 23 e il 24 dicembre, con il sostegno dell’associazione onlus ‘Il carcere possibile’, presieduta da Anna Maria Ziccardi, Ciambrone realizzerà gratuitamente due murales. Al suo fianco alcuni detenuti che si cimenteranno in acrilici e pennelli. L’idea della direttrice Giulia Russo è di portare arte e bellezza nei luoghi di sofferenza e di pena con l’obiettivo etico di risvegliare nelle coscienze dei detenuti e nella loro sensibilità, l’amore per la vita, la possibilità di riscatto sociale, di un futuro di riabilitazione nella e per la collettività.

La volontà è di estendere il progetto artistico pilota di Secondigliano a tutti gli istituti penitenziari della Campania. “Le festività natalizie – dice la Ziccardiche per noi rappresentano un momento di estrema felicità per il ricongiungimento con gli affetti più cari, per i detenuti sono il periodo più brutto dell’anno, quello che porta il carico di sofferenza più insopportabile perché le persone care sono fuori e l’amarezza, il pentimento ed il rimpianto riaffiorano con maggiore enfasi nelle coscienze delle persone ristrette. E’ per questo che l’associazione, che presiedo da diversi anni, cerca di mettere in campo tutte le iniziative affinché sia data ai detenuti la possibilità di esprimersi, di lavorare, di sperare, di provare a riconnettersi con il mondo da cui le sbarre e le mura di cinta degli istituti di pena li separano“.

Inevitabile, pertanto, che l’idea di Alessandro Ciambrone di portare la sua arte nel carcere di Secondigliano venisse accolta con grande entusiasmo anche dalla direttrice del carcere Giulia RussoL’incontro con il maestro Ciambrone – dice – dà la possibilità ad un luogo solitamente considerato buio di tingersi di mille colori. Colori ed arte che consentiranno ai nostri detenuti di avvicinarsi sempre di più al bello e di cogliere al volo un’occasione mancata che è quella di vedere e vivere il mondo in un modo diverso soprattutto propositivo. Ringrazio il maestro inoltre per la disponibilità della realizzazione delle sue opere assieme ai detenuti concessa in un periodo tra l ’altro, quale quello del Natale, che ci consentirà di condividere forti e splendide emozioni“.

Le opere che Ciambrone realizzerà sono due, una esterna, l’altra interna. Il murale esterno, all’ingresso dell’Istituto penitenziario, rappresenta luoghi iconici di Napoli: il Vesuvio, il lungomare, Castel dell’Ovo, la Certosa di San Martino, Castel Sant’Elmo, piazza del Gesù. Il murale interno rappresenta Spaccanapoli con San Gennaro, Maradona e Gesù avvolto dalla luce.
Alessandro Ciambrone, 48 anni, pittore per caso da 6, non è nuovo a esperienze votate al volontariato. Nell’ultimo anno e mezzo ha dipinto la hall dell’Istituto dei tumori di Napoli donando due quadri e realizzando 3 murales. Per l’ex giunta comunale ha dipinto l’ingresso del centro antiviolenza donne e bambini della polizia municipale in via Alessandro Poerio e tre murales al Polifunzionale di Soccavo. Numerose le vendite di beneficienza per la Fondazione AIRC, la Fondazione AISM e la Fondazione Santobono Pausillipon.

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Napoletano doc (ma con origini australiane e sannnite), sono un aspirante giornalista: mi occupo principalmente di cronaca, sport e salute.