A Milano, se tra Azione e Forza Italia sta nascendo un flirt, c’è chi rischia di non fare tanto la parte del terzo incomodo, quanto quella del sedotto e abbandonato. Italia Viva assiste alla liaison stando in gruppo con Azione, fin dall’inizio del Consiglio comunale attuale. Gruppo – tra l’altro – con un nome (I Riformisti) che è diventato terreno di conquista. «Leggo di scenari, di abboccamenti, di poltrone da assegnare, di presunti candidati sindaci e di primarie – commenta il consigliere di Italia Viva, Gianmaria Radice – Gli schieramenti sembrano ricalcare gli scenari nazionali, un centrodestra, un centrosinistra ad occupare la gran parte dello spazio. Nella natura delle elezioni, per il sindaco i giochi sono di massima a due».

Va bene, ma se il campo riformista diventa terreno di passaggi, di qua o di là, anche nei due schieramenti gli equilibri cambiano. Sedete fianco a fianco, con qualcuno di voi che magari non guarda dall’altra parte, ma la sua dirigenza nazionale sì…
«Il gruppo fa il suo lavoro e secondo me lo fa discretamente. Cerca, talvolta in dissenso con parte della maggioranza, di mantenere una proposta riformista, sia su temi locali che nazionali o internazionali. I rapporti a livello nazionale fra i due partiti sono al minimo storico, ma a Milano ne risentiamo parzialmente. Sui temi milanesi la pensiamo nello stesso modo, sicurezza e sviluppo della città sono centrali per tutti».

Ma l’attivismo di Forza Italia nel vostro stesso campo non pare proprio essere una boutade…
«Nel centrodestra esiste una visione riformista? Storicamente Forza Italia ha dentro di sé una forte componente liberale e una certa attenzione ai diritti. Indubbiamente l’essere in coalizione con forze populiste e sovraniste non li aiuta nel difficile compito di restare al centro del centrodestra. Il motore di Forza Italia romba da un po’ di mesi e agita sia il suo schieramento che quello opposto. La realtà però è che, al netto delle critiche che si possono fare a questa seconda Giunta Sala, la proposta politica dell’opposizione resta sostanzialmente urlata: difficilmente sento proposte concrete che partano dai dati, ma solo ed esclusivamente forzature di problemi sicuramente reali, trattati in modo superficiale e propagandistico».

Infatti l’idea pare esser quella di far cambiare i pesi nel centrodestra, puntando a rafforzare proprio la componente riformista…
«Il riformismo è cosa seria, non si misura con i decibel raggiunti dalle urla e neppure dalle ipotetiche poltrone future per allargare il fronte del centrodestra. Il centrodestra, sia che governi o sia all’opposizione, non pianifica, non studia e non fa proposte vere ma sempre e comunque urla tanto. Le riforme del centrodestra quali sono? Quanti proclami sia a Roma che in Regione Lombardia, ma nessuna riforma degna di questo nome. Forza Italia ha scelto una sua strada, nulla da eccepire, ma fino a prova contraria lo sforzo per tutti quelli che sostengono la maggioranza e il sindaco Sala è di portare a compimento le cose che ancora pendono».

Rischiate di fare i separati in casa per i prossimi due anni…
«Posso solo augurarmi che tutto questo agitare le acque da parte di molti non ci distolga dal nostro compito e dalla nostra responsabilità nei confronti dei cittadini».