Bloccati i rifornimenti ai minatori russi in Norvegia, tensioni Mosca-Oslo nell’Artico

©Ap/Lapresse 01/03/2008 Barentsburg, Norvegia Estero Arcipelago artico di Svalbard nella foto: una statua di Lenin a Barentsburg

Dopo le tensioni con Svezia e Finlandia, che hanno ricevuto il via libera per entrare nella NATO, scatenando l’ira di Mosca, e le tensioni con la Lituania per il blocco alle merci oggetti di sanzioni destinate nell’exclave russa di Kaliningrad, il livello di allerta di alza anche con la Norvegia, al largo dell’Artico. Mosca ha denunciato Oslo di aver bloccato le navi cargo con i rifornimenti diretti a Spitsbergen, l’isola più grande dell’arcipelago norvegese delle Svalbard.

Le isole sono quelle più a nord nelle quali Mosca ha interessi nel settore minerario, possiede miniere nell’area di Berentsburg, in virtù di un trattato internazionale. Spitsbergen è un villaggio di minatori. Il Presidente della Commissione esteri del Consiglio della Federazione, Konstantin Kosachev, ha denunciato, in un messaggio su Telegram, che le autorità norvegesi hanno giustificato il blocco citando le sanzioni introdotte contro la Russia dopo l’invasione dell’Ucraina.

Blocco, accusa, minacce di ritorsioni: il canovaccio è sempre quello delle altre vicende, delle altre settimane. Kosachev però ha accusato questa volta la Norvegia di aver violato i termini del Trattato delle Svalbard (o Spitzberg) del 1920, il trattato che riconosce alla Norvegia la sovranità sull’arcipelago ma che allo stesso tempo impone la demilitarizzazione e concede ai 46 Paesi firmatari di avviare attività commerciali. Sul posto Mosca ha anche un consolato.

La concessione della miniera era stata acquistata dall’Unione sovietica nel 1932 e da allora è gestita dall’Arktikugol Trust. È l’unica miniera rimasta aperta dopo la chiusura di altri due centri gestiti da Mosca, quello di Pyramiden e quello di Grumant. Al momento sul posto vivono circa 600 persone, in maggioranza russi e ucraini. Il blocco è stato definito come inaccettabile da Mosca. L’incaricato d’affari norvegese nella capitale russa è stato convocato al ministero degli Esteri e gli è stata consegnata una protesta.

Il segretario generale della Nato ha intanto dichiarato in conferenza stampa al vertice di Madrid che Svezia e Finlandia saranno protette dall’Alleanza. “Finlandia e Svezia sono nazioni sovrane, sono libere di scegliere il loro percorso, e quindi sono libere di entrare nella Nato, e noi abbiamo dato loro il benvenuto nella nostra Alleanza – ha detto Jens Stoltenberg – Allo stesso tempo ciò che vediamo in Ucraina dimostra la Russia è completamente focalizzata su questa guerra, e prendiamo nota di questo messaggio da Mosca secondo cui non cambia molto il fatto che Finlandia e Svezia si stiano unendo agli alleati; in effetti hanno comunicato diversi messaggi da Mosca su questa questione”.

Il Cremlino ha parlato di una risposta diretta nel caso in cui fossero posizionati dei sistemi d’arma della Nato nei due paesi nordici. Il ministro degli Esteri Sergey Lavrov ha parlato proprio oggi di una nuova “cortina di ferro” tra Russia e Occidente dopo il vertice NATO.