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Ennio Morricone, Pestalozza, Puccini, Talete e la musica d’avanguardia

Direttore d'orchestra
Ennio Morricone, Pestalozza, Puccini, Talete e la musica d’avanguardia

A proposito del grande compositore Ennio Morricone, vorrei citare un episodio di molti anni fa. Giuro su quanto ho di più caro che questo fu il tenore della discussione che avemmo fra di noi quel giorno.

Eravamo in un bar totalmente anonimo di fronte al Centro Asteria di Milano, la nostra sala prove di Milano, in Viale Giovanni da Cermenate a Milano. Era il febbraio 1996. Era mattina.

“Ma sei sicuro che viene?” chiesi al prof. Luigi Pestalozza, direttore artistico della rassegna Musica nel nostro tempo, che stavamo curando con la mia giovanissima orchestra Cantelli per il Teatro alla Scala.

“È un compagno, arriva, arriva….Non é il personaggio che pensi che sia, vedrai é molto diverso”, mi rispose con la sua espressione furba Luigi.

Finalmente Ennio Morricone, in giacca e cravatta, magro, affilato nel volto, entra nel bar e si siede con pochi convenevoli con noi al tavolino.

Serissimo “dammi del tu Alberto”, “Maestro ho difficoltà a darti del tu….il brano che ha scritto é bellissimo, soprattutto mi piacciono quei gesti di rapidissime scale cromatiche ascendenti con tutti gli strumenti a cluster,….vedrà che sarà felice di come lo suonano i nostri musicisti …..”. E lui:”Alberto se non mi dai del tu mi alzo e me ne vado…. e poi non farmi i complimenti, fammi qualche critica piuttosto”,

Io: “ehm…. Ennio….sono onorato che Tu abbia scritto un pezzo per noi, in prima mondiale: ….mi piace perché é un brano di musica contemporanea pura, quasi descrittivo nei suoi gesti plateali, diciamo che….beh, che uno non si aspetterebbe un brano così sperimentale da un maestro come Te…di cui sono celeberrime le melodie …é adatto a cominciare il programma ed é coerente con lo stile di altre musiche appena scritte….Vacchi, Donatoni, Melchiorre, Galante, Sciarrino…che sono presenti nel programma della serata…”

Ennio: “Alberto, questa é la musica che amo, io scrivo per il Cinema solo perché con la musica contemporanea non si sopravvive, ma sono stato allievo di Petrassi. E poi sono tanto amico di Luigi…, ma ripeto fammi qualche critica..”

Io:”L’unica cosa che posso dirti é che non hai messo il titolo del brano….Lo eseguiremo tra qualche giorno alla Scala … e non c’è il titolo…Cosa scriviamo in locandina?…”

Ennio: “Mah…non ci avevo pensato…, normalmente non do il titolo ai brani…”

Luigi: “ma quale titolo!…non é necessario scrivere il titolo… scriviamo brano di Ennio Morricone in prima assoluta…”

Io: “io un’idea ce l’avrei…, il quartetto d’archi, che eseguiremo con l’orchestra, dedicalo a Luigi, fra poco é pure il suo compleanno, propongo: “a Luigi Pestalozza”..

Ennio: “Alberto, così porta sfortuna, sembra la commemorazione di un morto!”

Luigi: “non se ne parla, niente commemorazioni! …io sono vivo e vegeto!….”

Ennio: “é vero, fra poco é il tuo compleanno Luigi, e siamo dello stesso anno, anch’io sono del 1928….. direi allora così “a L.P. 1928”, così sembra che celebriamo il nostro anno di nascita…”

Io: “bene..approvato!…Brindiamo!….”

Ennio: “vedete….in realtà vi sono molto grato…, non mi capita spesso che mi commissionino brani di musica pura…per questo ho accettato del tutto gratuitamente.”

Luigi: “é un peccato, lo sai che ti ho sempre stimato anche come compositore d’avanguardia…”

Ennio: “vi voglio confidare una cosa….odio la musica per il cinema, odio la musica per il Teatro, odio la musica di circostanza…..”

Io: “non si direbbe…hai scritto tali capolavori….le tue colonne sonore assomigliano a delle sinfonie …..e poi mi piacciono gli effetti…la frusta, il fischio, alcuni strumenti strani che usi…., la voce senza parole come in “C’era una volta il west”…sembra la Butterfly nel coro a bocca chiusa di Puccini…e poi come usi la tromba…per esempio in “per un pugno di dollari”..

Ennio: “certo.. sono diplomato anche in tromba…, ma la verità é un’altra …io gli effetti li uso per sporcare la musica…. cioè insomma per vendicarmi della musica che faccio….perché la amo certo, ma la odio anche…..”

Luigi:” la odi….che dici Ennio…”

Ennio: “Io ho iniziato come compositore serio…, diploma di conservatorio, studi seri…, contrappunto, polifonia, armonia….studio degli autori….”

Io: “lo so …nel tema struggente di Deborah in “c’era una volta in America”…c’è la citazione del concerto per violino di Beethoven..”

Ennio: “fammi finire…ho cominciato a fare concorsi…a insegnare….per campare ho dovuto pure suonare la tromba nei night club…”

Luigi:” ..non c’è nulla di male…”

Ennio:”…ero apprezzato dall’ambiente accademico…poi questi film e questo successo che é arrivato….sono il mio più grande cruccio ….perché …insomma…non vengo più chiamato per i concerti seri…quelli con le orchestre sinfoniche serie …nei teatri lirici seri…i critici snob non mi considerano….é un tipo di notorietà che..non mi va a genio……io vorrei essere apprezzato come Stockhausen …come Berio…come Nono…e invece sono solo un compositore di belle melodie…per questo le sporco…e le nobilito anche…con i rumori…i fucili, le locuste…i treni..”

Luigi: “…sbagli Ennio ad avere questa idea di te…la musica, come ci insegna anche Shostakovich, deve, in certi casi, essere comprensibile al popolo..uno strumento per accompagnare il popolo…meglio se in film di sinistra…di riscatto sociale..”

Ennio: “Luigi…quello che dici é esattamente la ragione che mi fa andare avanti…il mio amore per Mahler…per Shostakovic…per Puccini…”

Io: “e poi ..ehm …..Ennio…credimi..a Luciano Berio farebbe piacere scrivere come te, sono sicuro che é invidioso della canzone “Se telefonando” che hai scritto con Maurizio Costanzo per Mina. Berio, lo sai, ha scritto le Folk Songs, che abbiamo eseguito molte volte….vero Luigi?”

Luigi: “é interessante…in Folk Songs é un autore di musica contemporanea che si cimenta con musica popolare……con L.P., e ti ringrazio ancora della dedica, un autore come te….famoso per la popolarità della tua musica…si cimenta con la musica contemporanea…”

Io:” devo dire che io preferisco la tua….di musica contemporanea….perché c’è sempre una comunicativa immediata…..un po’ come lo Stravinsky dodecafonico….si sente sempre la capacità comunicativa di chi proviene dal classicismo ….rispetto a chi proviene dallo strutturalismo….come Stockhausen o Boulez”

Ennio: “…..non mi toccare Boulez e Stockhausen….altro che Stravinsky…”Pli selon pli” …”le marteau sans maître”…”Gesang der Jünglinge” sono capolavori…Magari fossi come loro….”

Luigi:”Ennio…tu hai un compito storico…istruire le masse con la tua musica…..e il cinema é un ottimo mezzo per fare questo….devi smetterla con questa coscienza infelice, per dirla con Hegel, questo voler essere sempre da qualche altra parte….”

Ennio: “di Hegel citerei meglio la dialettica Schiavo Padrone….delle volte mi sento solo lo schiavetto dei registi che mi dicono cosa fare….”

Luigi: “vedrai che vincerai dei premi Oscar….. e allora cambierai idea..capisco cosa intendi …..Adorno ha detto agli intellettuali, con la Dialettica Negativa, che il loro scopo é porsi in una dialettica continua di critica feroce del linguaggio ufficiale….capisco …ti sembra con la tua musica di tradire il messaggio di Adorno….ma anche il compositore per la cinematografia é un intellettuale…, egli lavora con il regista ….e il suo messaggio, di critica…sarà molto più dirompente…ricordiamo Gramsci…la “connessione sentimentale”…

Ennio:”tu credi che il mondo accademico della musica mi ricorderà ?”

Luigi: “certo…tu sei come il nostro Talete..”

Io: “che c’entra Talete di Mileto…”

Luigi: “Talete, il primo filosofo della storia, pur essendo un grande pensatore, viveva in povertà. Un suo amico, dedito al commercio, gli disse un giorno….’Talete tutta la tua filosofia non serve a nulla, se poi vivi in povertà…..io sono meno intelligente di te, ma vedi come vivo in prosperitá con i miei commerci’…..Talete lo fissò negli occhi e non parló…si ritirò nel suo studio…fece qualche calcolo…previde un grande raccolto di olive per l’anno seguente…si fece prestare dei soldi e noleggió per un anno tutti i frantoi di Mileto…la gente pensava che avesse perso il senno…le olive scarseggiavano…quando venne il raccolto tutti andarono da Talete a chiedere i frantoi…. e lui li affittó a cinquanta volte il valore….tornò dal suo amico e gli disse…’vedi sono diventato ricco..ma non so che farmene di questa ricchezza…io sono un filosofo …un filosofo può diventare ricco quanto e più di te…..semplicemente non é interessato…”

Ennio: “anch’io non so che farmene di questa ricchezza che comincio a accumulare …”

Luigi: “….tu sei la dimostrazione per tutti noi…..il compositore di talento, anche di avanguardia, potrebbe diventare celebre e facoltoso quando vuole….semplicemente non vuole….e tu rappresenti la nostra superiorità di fronte al mondo….”

Ennio: “Luigi mi hai convinto….continuerò a scrivere per il cinema….”

Ennio Morricone, riposi in pace, commemoreremo il grande compositore, con le ultime musiche scritte da lui, inedite, al Festival Puccini di Torre del Lago, venerdi 10 luglio, in occasione della piece di Valerio Cappelli “ci sono giorni che non accadono mai” con Castellitto e la Ferrari. Vi aspettiamo.