Arrestate quattro persone
Bonomelli trovato morto in auto, il caso dell’imprenditore: “È stato narcotizzato e rapinato”
Angelo Bonomelli non è morto stroncato da un infarto o da un malore: è stato narcotizzato. Quattro le persone arrestate e portate in carcere con l’accusa di omicidio volontario con il dolo eventuale ipotizzato dalla pm Chiara Monzio Compagnoni. La svolta nel caso della morte improvvisa e sospetta dell’imprenditore in provincia di Bergamo è arrivata nel giro di poche ore, grazie alle indagini dei carabinieri della sezione operativa della compagnia di Bergamo che in virtù degli accertamenti hanno appurato che l’80enne non è morto a causa di un malore ma per una rapina, a quanto pare, tra l’altro dal bottino esiguo.
A lanciare l’allarme il figlio di Angelo Bonomelli, Emanuele: il padre non era rientrato a casa, a Trescore, lunedì sera. Bonomelli era un imprenditore molto conosciuto, aveva fondato cinquant’anni fa l’azienda di onoranze funebri Bonomelli con filiali in tutta la bergamasca e vent’anni dopo aveva investito nel centro termale “Villa Ortensie” di Sant’Omobono, che tutt’oggi gestiva. Dopo la denuncia del figlio, il suo corpo era stato ritrovato la mattina successiva in un parcheggio della zona industriale di Entratico.
Sul cadavere nessun cenno di violenza. Non si trovavano però il telefonino cellulare e l’orologio d’oro dell’uomo, spariti anche i soldi dal portafogli. Emanuele Bonomelli sapeva che il padre avrebbe dovuto incontrare un ragazzo per rilanciare i social del centro termale. I militari hanno quindi analizzato i filmati delle telecamere della zona e hanno scoperto che l’imprenditore aveva incontrato quattro persone in un bar tabaccheria nei pressi del luogo del ritrovamento.
Stando alle accuse l’uomo sarebbe stato narcotizzato con una sostanza sciolta nella bevanda. Forse Rivotril, medicinale usato contro gli attacchi epilettici, scrive Il Corriere della Sera. L’autopsia sul corpo si terrà oggi e potrà chiarire ulteriormente i dettagli. Bonomelli si sarebbe quindi sentito male, sarebbe stato caricato sul suo Freemont e portato al parcheggio di Entratico dov’è stato abbandonato e dov’è stato ritrovato il giorno dopo. Il narcotizzante avrebbe agito in maniera fatale sull’ottantenne.
Le indagini hanno portato nel giro di poche ore all’arresto di quattro persone. Si tratta di un pensionato di 68 anni, un 33enne e due ragazzi disoccupati di 23 e 24 anni, tutti italiani residenti nella bergamasca e noti alle forze dell’ordine per reati contro il patrimonio. L’orologio d’oro della vittima era stato recuperato dai militari presso un “Compro Oro” della zona. Ritrovato anche il telefono cellulare.
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