Non c’è pace nell’Unione Industriali di Napoli. Dopo le dimissioni di Ambrogio Prezioso, annunciate la scorsa settimane, arriva il passo indietro anche di Gianni Lettieri, presidente di Atitech, che lascia Palazzo Partanna. Entrambi in passato alla guida della Confindustria napoletana oggi presieduta da Maurizio Manfellotto (a maggio ci saranno nuove elezioni). “Questa mattina ho rassegnato le mie dimissioni dall’Unione Industriali di Napoli” ha fatto sapere l’imprenditore che spiega: “Una decisione meditata a lungo e presa in modo sofferto avendo dedicato all’associazione tempo e impegno, nel periodo della mia presidenza, per dare risposte ai problemi degli imprenditori e del territorio”.

“Non si tratta di un gesto contro le persone – precisa il presidente di Atitech – semplicemente, non mi riconosco nel modello e nella visione che l’Unione vuole imporre. Noto infatti con dispiacere che monta una crescente disaffezione da parte delle imprese di fronte ai messaggi che ricevono. Gli associati pagano per ottenere servizi, per avere soccorso, per essere aiutati nella soluzione dei problemi, liberi di esprimere le proprie opinioni in una casa davvero comune”. “Oggi assistono a liti incomprensibili e allontanamenti arbitrari. E dopo l’interregno di un presidente poco rappresentativo della realtà locale mi sarei aspettato un esponente del mondo manifatturiero per il rilancio della nostra industria e dell’occupazione”, conclude Gianni Lettieri.

La scorsa settimana è arrivato il passo indietro del presidente Prezioso dopo mesi di tensioni partite nel novembre scorso, quando presentò Est(ra) Moenia la cui mission era questa: “L’Associazione – disse all’epoca Prezioso – è volta a realizzare una serie di progetti, tutti accomunati dallo stesso obiettivo: interconnettere l’area “fuori le mura” della città antica – quella parte compresa tra via Carbonara e piazza Garibaldi – con la zona orientale di Napoli”.

Redazione

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