L'attacco in Pakistan
Carneficina nella moschea: almeno 28 morti e centinaia di feriti nell’attentato kamikaze a Peshawar
Almeno 28 persone sono state uccise e oltre 100 sono rimaste ferite in un attentato in una moschea a Peshawar, città nel nord-ovest del Pakistan. Parte dell’edificio è crollato nell’attacco che si è consumato questa mattina. “Almeno 28 poliziotti sono stati uccisi e oltre 100 persone, tra agenti e civili, sono rimasti feriti”, ha detto in conferenza stampa Ghulam Ali, governatore del Khyber Pakhtunkhwa, nell’ultimo aggiornamento. Un bilancio che si aggrava sempre di più con il passare dei minuti: si sta scavando infatti sotto le macerie. Al momento l’attacco non è stato rivendicato.
C’erano circa 150 persone che stavano pregando al momento dell’attacco, avvenuto intorno alle 13:40 locali. La strage si è consumata al momento della preghiera di Zuhr. La portavoce del Lady Reading Hospital (Lrc) Mohammad Asim ha fatto sapere che alcune delle persone ferite versano in gravi condizioni. Si teme, come riporta il funzionario di polizia Sikandar Khan, che altre persone siano rimaste sepolte sotto le macerie a seguito del crollo di parte dell’edificio.
Secondo quanto ricostruito dal corrispondente dell’emittente qatariota Al-Jazeera l’attentatore era suicida, un kamikaze “seduto in prima fila alla preghiera della congregazione all’interno della moschea”. Secondo la stessa emittente i feriti sono almeno 140. Peshawar è una città importante, è capoluogo della provincia di Khyber Pakhtunkhwa e si trova al confine con l’Afghanistan. Spesso è stata obiettivo di attentati negli scorsi anni.
Lo scorso marzo un attacco in una moschea a Peshawar erano state uccise 64 persone, non si verificava un attentato dal bilancio così grave dal 2018. La moschea, stando a quanto riferito dalla polizia, può accogliere fino a 300 persone. E al momento dell’esplosione era quasi piena secondo la polizia. Non è stata al momento confermata ufficialmente la natura suicida dell’attacco, anche se resta l’ipotesi più accreditata. “La nostra priorità adesso è salvare la gente che si trova sotto le macerie”, ha spiegato il vice commissario di Peshawar, Shafiullah Khan.
L’attacco è stato condannato dal primo ministro Shahbaz Sharif che ha promesso una “rigida azione” contro i responsabili. Il Presidente del partito Tehreek-e-Insaf ed ex primo ministro Imran Khan ha espresso il suo cordoglio condannando su Twitter l’attentato. “Le mie preghiere e le mie condoglianze vanno alle famiglie delle vittime. È fondamentale migliorare la nostra raccolta di informazioni e dotare adeguatamente le nostre forze di polizia per combattere la crescente minaccia del terrorismo”.
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