La novità
Cartelle esattoriali, il regalo del governo ai debitori: fino a 120 rate in caso di difficoltà. Così i vecchi crediti finiranno nel cestino
Dieci anni e fino ad un massimo di centoventi rate mensili: il regalo del governo ai contribuenti in difficoltà è diventato realtà nell’ultima bozza del Consiglio dei ministri. E oltre a mirare a dilazionare i pagamenti nel tempo punta a buttare nel cestino le cartelle non riscosse entro 5 anni, e a svincolare il debitore da ogni onere in caso di una tardiva notificazione della cartella esattoriale.
I requisiti
Per poter ottenere il beneficio però è necessario che il contribuente si trovi in una temporanea situazione di obiettiva difficoltà. Basterà presentare una semplice richiesta nel 2025 e se l’importo dovuto rientra nella soglia dei 120 mila euro, potrà essere dilazionato fino a un massimo di 84 rate mensili (più delle attuali 72). Il pagamento sarà diviso in 96 parti se la richiesta partirà nel 2027-2028, fino a 108 rate a decorrere dal primo gennaio 2029 e per tutto il 2030. E si valuteranno ulteriori aiuti.
Le vecchie cartelle nel cestino
Ma non solo. Per chi non ha pagato in tempo, le cartelle notificate dal 2025, se non riscosse, finiranno nel cestino del magazzino dei crediti. E l’Agenzia delle Entrate-Riscossione avrà diverse opzioni per gestire i crediti cestinati: gestire in proprio la riscossione coattiva, affidarla in concessione a soggetti privati attraverso una gara pubblica, oppure nel casi in cui “venga a conoscenza di nuovi e significati elementi reddituali del debitore”, riaffidare la riscossione alle Entrate-Riscossione per due anni.
Altro caso: se le somme dovute superano i 120 mila euro potrà scaglionare il pagamento fino a 120 rate mensili, da subito e “indipendentemente dalla data di presentazione della richiesta”.
Infine, un nuovo limite temporale obbligherà l’Agenzia delle Entrate ad agire tempestivamente: le cartelle dovranno essere notificate al creditore entro 9 mesi dall’affidamento del carico, oppure nel più ampio termine che consegue dalle norme di legge che disciplinano gli effetti di eventi eccezionali. E poi sì, per il debitore sarà veramente un regalo.
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