A Pier Silvio Berlusconi non è piaciuto per niente il servizio delle Iene sul caso del 24enne Daniele che circa un anno fa si era tolto la vita dopo aver scoperto di essere stato vittima di catfishing. Servizio nel quale la Iena Matteo Viviani si recava a Forlimpopoli alla ricerca del 64enne che per circa un anno aveva finto di essere “Irene Martini”, una ragazza che non esisteva e che aveva una relazione con il 24enne di Forlì. Zaccaria dopo qualche giorno si è tolto la vita anche lui. “Non deve più succedere”, ha detto Berlusconi, ad di Mediaset rispondendo alle domande dei giornalisti in un incontro sulla stagione della rete.

“È una vicenda che tocca la mia sensibilità: noi facciamo una tv che si occupa di tutti i temi, anche di cronaca e nel farlo capita di andare oltre ciò che è editorialmente giusto”, ha continuato Berlusconi in una posizione molto più netta rispetto a quella delle stesse Iene che in apertura dell’ultima puntata, dopo la tragedia, non avevano di fatto compiuto alcun passo indietro. La “tragedia nella tragedia che non solo non ci lascia indifferenti, ma che ha colpito tutti noi” non aveva provocato altro che una riflessione sul fenomeno del catfishing – “attorno a questo problema stiamo vivendo un vuoto normativo? Abbiamo gli strumenti per proteggere le persone più a rischio? Nel nostro ordinamento è previsto il reato di sostituzione di persona, ma siamo sicuri che sia sufficiente?” – e dell’impegno delle Iene a combatterlo.

“Penso che dovremmo alzare il livello di attenzione e sensibilità ulteriormente – ha continuato Berlusconi – Non voglio entrare nello specifico e penso che dire basta a un certo tipo di giornalismo sarebbe come tornare indietro invece che andare avanti. Ma il punto è come viene fatto: servono attenzione e sensibilità, non è facile. Le Iene è un programma fatto da signori professionisti, Parenti è bravo. Ma è una questione di sensibilità personale: da editore dico che quella cosa lì non mi è piaciuta. Capita, ma bisogna tenere alto il livello di guardia”.

Il servizio delle Iene ricostruiva la vicenda di Daniele, un ragazzo di 24 anni che aveva conosciuto online Irene Martini, una ragazza bellissima. Era cominciata una relazione virtuale. Circa un anno dopo la scoperta: Irene Martini non era lei, c’era qualcun altro dietro quel profilo. Era un 64enne di Forlimpopoli che aveva preso le foto dal profilo di una modella e si era inventato un account finto. Oltre a questo anche altri, di parenti e amici di Irene che avrebbero preso anche loro a parlare con Daniele.

Il 24enne si è tolto la vita in casa e la famiglia aveva ricostruito quella relazione del ragazzo. I genitori chiedevano giustizia: la Procura aveva archiviato infatti il reato (articolo 586 del codice penale) di “morte come conseguenza di un altro reato” (inizialmente ipotizzato) – “Quando da un fatto preveduto come delitto doloso deriva, quale conseguenza non voluta dal colpevole, la morte o la lesione di una persona, si applicano le disposizioni dell’articolo 83, ma le pene stabilite negli articoli 589 e 590 sono aumentate” – e contestato al 64enne la “sostituzione di persona” non essendoci stata estorsione di denaro. La Procura aveva chiesto un decreto penale di condanna per sostituzione di persona convertita in sanzione pecuniaria di 825 euro.

Il servizio delle Iene risaliva all’identità del 64enne, lo raggiungeva a Forlimpopoli e lo seguiva in strada mentre questi spingeva la madre in sedia a rotelle. Il volto era stato pixelato ma dell’uomo sollecitato e innervosito dalle domande dell’intervistatore si vedevano le braccia tatuate e la fisionomia – il comune di Forlì Cesena in Emilia Romagna conta appena 13mila abitanti. L’uomo sarebbe stato quindi oggetto di minacce, offese e persino manifesti in cui gli si augurava di “bruciare all’inferno”, secondo quanto denunciato anche dai legali della famiglia. Domenica 6 novembre la notizia della madre che avrebbe trovato il 64enne morto in casa, stroncato da un mix di farmaci. La Procura di Forlì intanto ha aperto un fascicolo a carico di ignoti per istigazione al suicidio.

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Giornalista professionista. Ha frequentato studiato e si è laureato in lingue. Ha frequentato la Scuola di Giornalismo di Napoli del Suor Orsola Benincasa. Ha collaborato con l’agenzia di stampa AdnKronos. Ha scritto di sport, cultura, spettacoli.