Mama Africa
“Che si viva sulle rive del fiume Niger o su quelle del Tevere”, l’insicurezza alimentare non conosce più confini: il vertice in Africa con Meloni
Il Vertice Onu per i Sistemi alimentari ha scelto l’Africa come sede per la prima volta. Dopo Roma, sede del precedente incontro, è stata scelta Addis Abeba per ospitare questo importante summit che ha visto coinvolte moltissime nazioni africane. L’evento è stato co-presieduto dal Primo ministro etiope Abiy Ahmed e dal Presidente del Consiglio Italiano Giorgia Meloni ed ha visto la presenta del vice-segretario della Nazioni Unite Amina J. Mohammad, insieme ai vertici di molte organizzazioni internazionali.
Giorgia Meloni è arrivata in Etiopia un giorno prima dell’inizio dell’incontro onusiano per un bilaterale con il leader etiope dove rilanciare il Piano Mattei per l’Africa che ha messo Addis Abeba nel primo gruppo di stati coinvolti. Ripartendo dal tema del vertice il Primo ministro italiano ha rilanciato il progetto dedicato all’agricoltura e al recupero delle acque, due capisaldi del Piano Mattei, fondamentali per migliorare la produzione agricola continentale con l’obiettivo dell’autosufficienza alimentare.
Il vice-presidente della Nigeria ha usato parole di grande impatto emotivo parlando delle difficoltà sull’approvvigionamento di cibo ed ha dichiarato “che si viva sulle rive del fiume Niger o su quelle del Tevere, l’insicurezza alimentare è ormai una sfida condivisa che non conosce più confini”, un’immagine ad effetto che ha collegato con un fil rouge il vertice di Roma con quello ad Addis Abeba. Il presidente della Somalia, dopo aver raccontato i tanti problemi con l’acqua del suo paese, ha rilanciato Mogadiscio dichiarando che la trasformazione agricola non è una scelta, ma un’obbligazione morale e una necessità nazionale.
Anche il Kenya, l’Uganda, la Liberia e le Isole Comore hanno aperto a nuovi investimenti internazionali per rilanciare i loro comparti agricoli grazie soprattutto ad una modernizzazione ed una digitalizzazione dei sistemi presenti. Per l’Italia questo meeting è stata la perfetta occasione per lanciare ancora una volta il Piano Mattei e per stringere nuove alleanze.
Dopo il faccia a faccia con il premier etiope, Giorgia Meloni ha avuto un bilaterale anche con il presidente del Kenya William Ruto e con il presidente della Commissione dell’Unione Africana, Mahmoud Ali Youssouf, in rappresentanza di tutti i paesi che non sono potuti intervenire personalmente. Mahmoud Ali Youssouf ha anche esortato i partner internazionali ad onorare i loro impegni, sbloccare i finanziamenti e sostenere una soluzione per il debito dell’Africa, una proposta che tutti i leader africani hanno fatto propria, mandando un equivocabile messaggio all’Europa che attraverso il grande progetto del Global Gateway ha messo l’Africa al centro della propria attenzione.
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