La pandemia di Covid-19
Coronavirus, morti negli Stati Uniti superano l’Italia: 2mila in un solo giorno
Un tragico primato. È quello raggiunto oggi dagli Stati Uniti che con i 1.920 morti registrati per Coronavirus nelle ultime 24 ore, come emerge dalle rilevazioni della Johns Hopkins University, sono ora il Paese con più vittime al mondo per Covid-19, superando l’Italia.
Nel suo ultimo l’università Usa specifica infatti che i casi di persone contagiate negli Stati Uniti sono 529.951, mentre il bilancio dei decessi è salito a 20.506. Nel mondo i casi sono quasi 1,8 milioni (un milione e 777mila per la precisione) e le vittime quasi 109mila.
LO STATO DI CALAMITA’ – Il presidente Donald Trump ha approvato intanto la dichiarazione di stato di calamità per il Wyoming, un via libera che per la prima volta nella storia degli Stati Unità fa sì che tutti i 50 stati dell’Unione siano sotto la dichiarazione di stato calamità.
In response to the virus, the American people have launched the greatest mobilization of our society since World War II. 🇺🇸 pic.twitter.com/AzQQKA8DDq
— The White House (@WhiteHouse) April 10, 2020
LE POLEMICHE POLITICHE – I decessi di queste ore non fermano però le polemiche politiche, con un dibattito acceso soprattutto sui tempi per ‘riaprire’ l’America. In prima linea c’è lo stesso Trump, che vuole farlo il prima possibile, ma molti governatori sono scettici sulla possibilità di farlo a breve, già a maggio per il tycoon. “Ascolterò tutti ma alla fine la decisione è la mia”, ha spiegato il presidente.
Problemi anche per il capo della Sanità americana, Jerome Adams. È stato infatti accusato di aver offeso la comunità americana di cui fa parte, gli ‘afroamericani’, invitandola a seguire le linee guida, ovvero non fumare, bere o fare uso di droghe. Parole che pesano come un macigno per la comunità più colpita dal Coronavirus.
Scontro politico che si registra anche a New York tra il sindaco Bill de Blasio e il governatore Andrew Cuomo. Il primo ha infatti annunciato la chiusura delle scuole pubbliche per la restante parte dell’anno accademico e la loro riapertura in settembre, ma il governatore lo ha subito fermato: “Non c’è nulla di deciso, è una sua opinione”.
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