Napoli
Counter Culture, il primo Ep del dj Giorgio Bracci: “Liberi da quello che il mercato ci impone”
IL PROGETTO. Lo scopo dell’ Ep è quello di uscire dagli schemi imposti dal mondo del music business. “Bisogna poter essere liberi di comporre musica senza essere influenzato da quello che il mercato della musica ci impone. Quello che può sembrare essere un passo indietro è un coraggioso passo in avanti” – queste le parole di Giorgio Bracci ideatore del progetto Counter Culture. L’Ep vuole proporre una sorta di controcultura nell’epoca attuale prendendo spunto dalla definizione di cultura underground nata negli anni cinquanta e che si identificava con la creatività della controcultura giovanile alternativa.
I sample, i loop, le playlistsembrano indispensabili per la produzione musicale attuale. Questo rischia paradossalmente di compromettere la creatività degli artisti del settore. Dal punto di vista musicale in questo progetto si ha un’apparente ritorno verso la “classic” house, ma in realtà quello che è stato sviluppato è frutto del lavoro ottenuto con modernissime tecniche di mixer & master a cura di Amedeo Picone.
LA FOTOGRAFIA. Il discorso dell’uscita dagli schemi si riversa anche sulla comunicazione poiché attraverso le fotografia di Martina Esposito vogliamo trasmettere una immagine della città che non sia né quella della tradizione né quella del disagio sociale, ma rompendo gli schemi raccontiamo una città che vive il presente guardando al futuro. Infatti il lavoro fotografico fatto per la copertina è un vero e proprio collage di luoghi simbolo della città.
LE TRACCE DELL’ EP. 1) Reborn (feat Greg Rega & Beautyfoot). 2) I’ m givin up on you (feat Laureen & Beautyfoot). 3) No reason (feat. Renè Messina & Beautyfoot). 4) Make them dance (feat. Lee Rush & Beautyfoot). 5) Indaco (feat. Stella Manfredi & Beautyfoot).
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