Terzo Sky davanti a Fininvest, Meta e Amazon
Google vede la Rai, la classifica dei ricavi in Italia: un terzo della pubblicità è sul web
La pubblicità online porta a casa un terzo dei ricavi del Sic. Per la prima volta Google supera Sky e il gruppo Fininvest e si porta al secondo posto, a ridosso della Rai, nella torta del Sistema Integrato delle Comunicazioni. A cristallizzarlo l’Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni (Agcom) che stila una classifica dei principali soggetti che ‘catturano’ la pubblicità nei loro settori di competenza. Una classifica relativa al 2022 e quindi, considerata l’ascesa del web, già nel 2023 si potrebbe assistere al sorpasso del potente motore di ricerca sulla televisione pubblica del nostro Paese.
Sic: 19,4 miliardi nel 2022
Intanto nel 2022, l’Agcom ha calcolato il valore economico complessivo del Sistema Integrato delle Comunicazioni in 19,4 miliardi di euro, una cifra pari all’1% del prodotto interno lordo. A conquistare la fetta più grossa della torta è, come detto, la Rai che si colloca in prima posizione, con un’incidenza dei propri ricavi sul Sic del 13,1%, mentre Alphabet/Google, con un peso dell’11,3% sulle risorse complessive, raggiunge il secondo posto. Terzo il gruppo Comscast/Sky con il 9.9% seguito a ruota dal Gruppo Fininvest (9,8%). Seguono Meta/Facebook al 7,6%, Amazon al 3,7%, Cairo Communication al 3,5%, Netflix al 3,2% e Gedi Gruppo Editoriale al 2,7%, DAZN 1,9%, Warner Bros-Discovery 1,2%, Telecom Italia 1,0%, altri 31,0%.
In crescita la pubblicità online
Dall’analisi – rileva l’Agcom – emerge con chiarezza il primato della pubblicità online (6,3 miliardi nel 2022, pari al 32,6% del SIC), con una crescita che prosegue a ritmi sostenuti (+55% in due anni) e un divario sempre più pronunciato rispetto alle risorse pubblicitarie sui mezzi tradizionali (che rimangono costanti rispetto all’anno precedente, per un valore di 4,98 miliardi, pari al 29,6%). I ricavi derivanti dai fondi pubblici incidono per il 12,2% sul valore del SIC, mentre quelli riferibili alla vendita diretta di prodotti e servizi incidono per il 29,4%, con un aumento consistente dei ricavi delle offerte televisive a pagamento su Internet, a fronte della dinamica negativa, sia dei ricavi generati dagli abbonamenti alla pay tv satellitare, sia degli introiti ottenuti dalla vendita di copie di quotidiani.
In nome del pluralismo, l’Agcom sottolinea come nessuno degli operatori citati nel 2022 realizzi ricavi superiori alla soglia del 20%. Inoltre i soggetti che detengono quote almeno pari all’1% sono ben dodici e rappresentano congiuntamente, con 13,3 miliardi di euro, il 69% del SIC, mentre il restante 31% delle risorse complessive è caratterizzato dalla presenza di una platea di soggetti piuttosto ampia con quote pari o inferiori all’1%
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