Napoli
Covid-19, Napoli piange l’autista Eav: “Ciao Cosimo, maledetto virus”
Non ce l’ha fatta Cosimo Mugnano, dipendente dell’Ente Autonomo Volturno (EAV), la holding regionale che si occupa del trasporto pubblico nell’area metropolitana di Napoli e più in generale in Campania. Cosimo aveva 57 anni ed è scomparso nelle scorse ore a causa del coronavirus e di altre patologie pregresse. Le sue condizioni si sono aggravate nel giro di una settimane tanto rendere necessario il ricovero in ospedale fino al drammatico epilogo avvenuto nella notte tra lunedì e martedì.
“La seconda ondata Covid fa la prima vittima anche in Eav. Ciao Cosimo”. Queste le parole con cui Umberto De Gregorio, presidente Eav, ricorda l’autista degli autobus che viveva nel quartiere napoletano di Secondigliano. Cosimo lavorava presso il deposito di Agnano, sulle linee flegree dell’ex Eavbus, che circolano tra Napoli, Pozzuoli, Bacoli e Monte di Procida.
“Una morte è sempre una tragedia – commenta il presidente Eav Umberto De Gregorio – Si lotta ogni giorno con coraggio. Tutti noi ce la mettiamo tutta, facciamo ogni sforzo finanziario ed organizzativo per tenere a bada questo maledetto virus. Non sottovalutiamo i rischi dentro e fuori l’azienda”. Secondo i dati diffusi da Eav la scorsa settimane sono 20 i dipendenti positivi al coronavirus e 27 quelli in isolamento fiduciario.
Numerosi i messaggi di cordoglio da parte di colleghi e amici dell’autista scomparso. “Ciao Cosimiiii, così amavo chiamarti… la notizia della tua scomparsa mi ha sconvolto e rattristato tantissimo… riposa in pace amico e collega, che la terra ti sia lieve… condoglianze a tutta la famiglia” commenta un collega. Un altro aggiunge: “Sei stato un grande lavoratore, un uomo che amava la famiglia, quando venivi al capolinea ce ne facevamo di risate e di racconti familiari, amico mio mi mancherai tantissimo. Signore stringilo tra le tue braccia è un’anima buona. Maledetto covid”.
Cosimo Mugnano è il secondo dipendente Eav scomparso perché positivo al coronavirus. Il primo, Rosario Rosito, è deceduto durante la prima ondata. Era il 31 marzo scorso quando il dipendente di 62 anni, originario di Nola (comune in provincia di Napoli), è morto all’ospedale Cotugno. L’uomo lavorava nell’ufficio acquisti presente a Porta Nolana.
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