I settori trainanti
Dal diploma al lavoro in appena sei mesi, la sfida degli istituti Tecnici e Professionali a Milano
Dai dati Eduscopio alle prospettive occupazionali: il boom degli istituti che formano i professionisti di domani
La capitale economica d’Italia sta riscoprendo il valore della formazione tecnica e professionale.
I numeri parlano chiaro: le iscrizioni agli istituti tecnici sono cresciute al 31,66% (dal 30,9% dell’anno precedente), mentre i professionali salgono al 12,72% rispetto al 12,1% del 2023. Un trend che trova conferma nel territorio milanese, dove 36.435 studenti sono stati analizzati dalla ricerca Eduscopio 2024, restituendo un quadro incoraggiante.
I migliori del territorio
Per i tecnici economici, il paritario Alessandro Manzoni si conferma in prima posizione, seguito dai pubblici Curie-Sraffa e Verri. Nel tecnologico spiccano Cattaneo, Bazzi e Natta. Ma è guardando agli sbocchi lavorativi che emerge la vera forza del sistema milanese: lo Zappa primeggia tra i tecnici economici per occupazione, il Galvani tra i tecnologici, mentre per i professionali brillano il Correnti (industria e artigianato) e il Casati nei servizi.
La pandemia aveva colpito duramente: il 20% dei diplomati non aveva sostenuto alcun esame al primo anno universitario nel 2021, contro il 14% precedente. Tuttavia, i dati sull’occupazione post-diploma mostrano una ripresa ai livelli pre-Covid per gli istituti tecnici e professionali, con il 35% dei diplomati 2021 che ha trovato lavoro stabile.
Il nodo dell’occupazione
Eppure, la sfida rimane complessa. Secondo Eduscopio, solo il 30,5% dei giovani usciti dai tecnici e professionali trova un’occupazione stabile entro due anni dal diploma. Un dato che nasconde però differenze sostanziali: nei migliori istituti tecnici di Milano il tasso di occupazione oscilla tra il 75-80%, contro una media nazionale ben più bassa.
I diplomati professionali nei settori dei Servizi e dell’Industria e Artigianato godono di un vantaggio occupazionale rispettivamente del +0,9% e del +4,4%, mentre persistono gap di genere significativi nelle opportunità lavorative.
Le nuove frontiere: ITS Academy
È qui che entrano in gioco gli Istituti Tecnici Superiori, vero ponte verso l’occupazione. L’80% dei diplomati ITS ha trovato lavoro nel 2021, con oltre il 90% in un’area coerente con il proprio percorso di studi. A Milano operano realtà d’eccellenza: ITS Academy Innovaprofessioni, fondata nel 2014, registra il 71% di occupati a sei mesi dal diploma, con punte del 100% in alcuni corsi.
Il panorama milanese vanta specializzazioni strategiche: dall’ICT con Tech Talent Factory che dal 2016 forma professionisti per il settore tecnologico, alla mobilità sostenibile con ITS Move Academy che copre aeronautica, logistica, meccatronica e ferrovia, fino alla comunicazione e design con ITS Angelo Rizzoli, che offre 11 percorsi in grafica, comunicazione e transizione digitale 4.0.
Il futuro che viene
Le previsioni Unioncamere per il 2025-2029 indicano una crescente domanda di diplomati ITS Academy, periti meccanici e tecnici della logistica, con un fabbisogno annuo stimato di 185-216 mila diplomati di scuola secondaria.
La sperimentazione 4+2 – diploma in quattro anni più accesso diretto agli ITS biennali – rappresenta una delle novità più interessanti, già attiva in diverse realtà milanesi come gli Istituti De Amicis e l’alberghiero Carlo Porta.
I settori trainanti
Logistica, ICT, automazione e commerciale, dove le grandi imprese del Nord offrono RAL superiori del 20-25% rispetto alle medie nazionali. Milano si conferma così laboratorio nazionale di un modello formativo che coniuga tradizione manifatturiera e innovazione tecnologica, restituendo dignità e prospettive concrete ai percorsi tecnici e professionali.
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