Dispersione scolastica, la ricetta delle Istituzioni: intervenire quando i ragazzi sono già persi

Li stiamo perdendo. I ragazzi di questa città noi li stiamo perdendo. Li perdiamo tra l’indifferenza di chi dovrebbe occuparsi di loro, tra le carte di una burocrazia farraginosa e lenta. Il primo campanello d’allarme di una generazione che sta andando alla deriva è la dispersione scolastica. I numeri forniti dal Comune di Napoli fotografano una realtà da brividi. A Napoli l’evasione scolastica è raddoppiata con il Covid19: oltre 2.300 bambini segnalati e 600 bocciati per le assenze nell’anno scolastico 2020/21. Si tratta di studenti delle scuole primarie (ex elementari) e delle secondarie di primo grado che rientrano nella scuola dell’obbligo.

I numeri, come da prassi, schizzano alle stelle se parliamo dei quartieri definiti abitualmente “a rischio”: Avvocata, Mercato, Pendino, Miano, Secondigliano e San Pietro a Patierno per le scuole elementari, Chiaiano, Piscinola, Scampia per le scuole medie inferiori. Se si vanno ad analizzare i dati per quartiere, per la Scuola primaria, la maggiore concentrazione di inadempienti si registra nella Municipalità 2 (Avvocata –Mercato Pendino), che passa da 4 a 46 alunni bocciati, e nella Municipalità 7 (Miano – Secondigliano – S.Pietro), che passa da 3 a 55 alunni bocciati per assenze. Per quanto riguarda la Scuola secondaria di I grado, numeri significativi si rilevano nella Municipalità 8 (Chiaiano – Piscinola – Scampia), con un incremento da 15 a 63 alunni bocciati per assenze, e nella Municipalità 7 (Secondigliano – Miano – S.Pietro), che passa da 30 a 57 alunni bocciati per assenze. Palazzo San Giacomo parla di “un preoccupante peggioramento dell’abbandono scolastico” e che questi dati “restituiscono l’istantanea di un fenomeno, sicuramente segnato dalla pandemia, che ha le dimensioni di una vera e propria emergenza sociale”.

Rispetto all’anno scolastico precedente alla pandemia del Coronavirus, 2019/2020, le percentuali di inadempienza passano dallo 0,19% allo 0,56% per la scuola primaria e dall’1,10% all’1, 52% per la Scuola Secondaria di Primo Grado. Se nell’anno 2018/19 i ragazzi che dovevano ripetere l’anno a causa di assenze prolungate ed ingiustificate erano 74 per la primaria e 327 per la secondaria di primo grado, per l’anno scolastico 2020/2021 sono risultati essere, rispettivamente, 208 e 425. Certo il Covid 19 ha acuito tutte le difficoltà che già opprimevano la città, ma è anche vero che chi amministra la città arriva sempre dopo, per fare la conta, per mettere in fila i danni. Sì il patto per Napoli e tutti gli accordi siglati, ma c’è bisogno di fare. Nessuno ha la bacchetta magica, ma fare la conta dei ragazzi che perdiamo quando oramai sono già altrove servirà a poco. A preoccupare è soprattutto la sorte dei più piccoli: lasciano i banchi di scuola già alle scuole elementari: lì le assenze sono aumentate del 180%.

Per le Scuole Secondarie di primo grado si parla di 1.247 segnalazioni pervenute per inadempienza, 329 in più rispetto all’anno pre-pandemico 2018/2019 e 425 casi di bocciatura per inadempienza accertata, 98 in più rispetto all’anno pre-pandemico 2018/2019. Sono numeri sconcertanti che restituiscono la fotografia di una classe di adulti, dirigenti e non, che non è in grado di badare ai più piccoli, al futuro della città. Sono anni che ci ripetiamo in ogni sede che bisogna fare rete, che bisogna assumere più assistenti sociali e soprattutto che bisogna aiutare le famiglie. Aiutarle concretamente prima che decidano di non mandare più i loro figli a scuola, prima che si arrendano all’idea che una vita migliore è utopia. Ma se non tendiamo una mano ai genitori prima, afferrare quella dei ragazzini dopo sarà quasi impossibile.