Pestato a sangue, da un gruppo di adulti, così violentemente che le macchie di sangue ancora visibili e copiose sul portone di casa. Enrico Morabito, regista e docente, è stato vittima di un raid, aggredito a casa sua, per aver sgridato la classe. È successo a Casavatore, provincia di Napoli. A fornire la sua versione dell’accaduto, ieri, è stata la stessa vittima del pestaggio tramite i suoi profili social.

“Ancora una volta, oggi, si è verificata un’aggressione a danno di un docente … e mi fa ancora più rabbia e spavento il fatto che tale aggressione sia accaduta a Casavatore e che quel docente sia io”. Morabito racconta di come dal mondo della cultura e dello spettacolo avesse deciso di ripiegare negli ultimi tempi, sfruttando la sua laurea, sull’insegnamento. Ha cominciato a fare supplenze tra Napoli e provincia. Sempre con buoni riscontri. L’episodio proprio alla scadenza della sua ultima supplenza. A casa sua, a Casavatore. “Pensavo di essere stato fortunato. Non è stato così”.

Morabito spiega di aver “richiamato un’intera classe, una prima media, all’ordine, dal momento che facevano chiasso disturbando di continuo la lezione. Oggi pomeriggio, alle ore 16:00, mi hanno citofonato dei tizi dichiarandosi come miei amici. Conoscevano il codice del mio citofono e persino il mio nome. Scendo. Mi chiedono se io insegnassi alla De Curtis. Dico loro che ho svolto solo un breve supplenza, non sono docente di ruolo e ho chiesto loro chi fossero”.

Quando l’uomo è uscito di casa si è trovato di fronte cinque persone, tra i 40 e i 50 anni, a volto scoperto. “Non mi hanno dato tempo di fare altre domande che subito mi hanno aggredito verbalmente e fisicamente. Sul portone del palazzo ancora si vedono macchie del mio sangue”, come si vede dalle foto che l’uomo ha allegato al suo post.

“Tanta paura per me e soprattutto per mia mamma. E per fortuna che non erano armati: avrebbero potuto fare di peggio”. Il docente non ha praticamente dubbi sul movente dell’aggressione. “Ho sempre pensato che la rovina dei figli sono proprio i genitori … ed è così. Ne resto deluso e schifato. Tuttavia voglio addormentarmi con la speranza che domani sia un giorno migliore fatto sempre di legalità e che il marcio che si insidia anche nelle scuole possa svanire presto”.

Morabito ha denunciato l’aggressione ai carabinieri e chiamato un’ambulanza. Portato in ospedale dai sanitari, gli è stata prescritta una cura e sette giorni di riposo. Centinaia i commenti di solidarietà: persone indignate da un episodio che non è isolato. Lo scorso novembre un professore di 51 anni era stato pestato da un gruppo di giovani all’esterno della scuola Giancarlo Siani nell’omonima via a Villaricca, comune a nord di Napoli. Calci, pugni e spintoni con il docente che era dovuto ricorrere alle cure dei sanitari dell’ospedale San Giuliano di Giugliano. Le lesioni al cuoio capelluto, al volto e al collo erano state giudicate guaribili in 20 giorni.

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Giornalista professionista. Ha frequentato studiato e si è laureato in lingue. Ha frequentato la Scuola di Giornalismo di Napoli del Suor Orsola Benincasa. Ha collaborato con l’agenzia di stampa AdnKronos. Ha scritto di sport, cultura, spettacoli.