Come da attese della vigilia, Massimiliano Fedriga si riconferma presidente della Regione Friuli Venezia Giulia. Il governatore uscente della Lega ha vinto infatti le Regionali stando ai primi exit poll di Opinio per la Rai, superando gli sfidanti Massimo Moretuzzo, candidato con Partito Democratico, sinistra e Movimento 5 Stelle, Alessandro Maran del Terzo Polo e Giorgia Tripoli di Insieme liberi.

Fedriga può quindi festeggiare il secondo mandato consecutivo assieme alla coalizione di destra che lo supporta, la stessa al governo del Paese: col governatore uscente erano schierati oltre alla Lega anche Fratelli d’Italia, Forza Italia e la lista civica dello stesso Fedriga.

Quanto ai dati dello scrutinio, Fedriga viaggia intorno al 64% dei voti, superiore al 57% ottenuto alle scorse Regionali. Il candidato di centrosinistra e principale antagonista, Massimo Moretuzzo, segretario regionale del movimento autonomista friulano Patto per l’Autonomia, si ferma al 28%, quindi staccati gli altri due candidati Giorgia Tripoli (4,9%) di Insieme liberi e l’ex parlamentare di Italia Viva Alessandro Maran (2,3%) del Terzo polo. Con questo risultato il polo riformista formato da Azione e Italia Viva resta fuori dal Consiglio regionale per via del mancato raggiungimento dello sbarramento, con la soglia della legge elettorale regionale fissata al quattro per cento.

Quanto al voto dei singoli partiti, la Lega di Salvini per un soffio si conferma primo partito in Regione, con meno di un punto percentuale di vantaggio su Fratelli d’Italia. Il Carroccio in cinque anni perde il 16% dei voti rispetto alle regionali del 2018, mentre Fratelli d’Italia al contrario ne guadagna dodici. Grande risultato per la lista civica del governatore Fedriga, che ha ottenuto quasi il 18 per centro, mentre il Partito Democratico non è riuscito a superare quota 17 per cento. Malissimo anche i 5 Stelle di Giuseppe Conte, alleati con i Dem a sostegno di Moretuzzo: anche i pentastellati non superano la quota del tre per cento.

L’affluenza al voto resta invece sostanzialmente invariata rispetto a cinque anni fa, quando però si votava in un solo giorno: fu del 49,65% all’epoca, il dato del voto di domenica e lunedì è invece del 45 per cento, quattro punti in meno del 2018.

Nessun effetto Schlein per il Partito Democratico nella Regione dunque, e non poteva essere altrimenti: lo stesso Moretuzzo era stato indicato dalla precedente segreteria Dem, anche se la neosegretaria non aveva fatto mancare il suo appoggio recandosi a Trieste per supportare il candidato del centrosinistra. “Massimo Moretuzzo è riuscito in condizioni difficili a tenere unita la coalizione di centrosinistra ed è cresciuto molto. Lo ringrazio, era una partita non facile ma abbiamo messo in campo una coalizione credibile“, è stato il primo commento della deputata dem Debora Serracchiani, già presidente del Friuli Venezia Giulia, durante uno speciale su Raitre i dati degli exit poll sulle elezioni regionali. Secondo Serracchiani “siamo di fronte a un traino nazionale, la campagna elettorale è stata trainata dal vento favorevole per la destra, noi abbiamo giocato in una posizione più difficile“.

Dal Vinitaly può invece esultare Giorgia Meloni, che vede il centrodestra riconfermare la Regione: “Direi che Massimiliano ha lavorato molto bene in questi anni, non ho mai preso in considerazione l’ipotesi di una sua sconfitta”. Stessa musica arriva da Matteo Salvini, che sui social posta una foto assieme al riconfermato Fedrica e festeggia con queste parole: “E dopo le vittorie di inizio 2023 in Lombardia e nel Lazio, oggi arriva la terza! Grazie Friuli Venezia Giulia”.

Ringrazio gli elettori del Friuli-Venezia Giulia per avermi confermato alla guida della Regione. Un’importante manifestazione di fiducia che rappresenta una grande responsabilità, anche perché sono il primo governatore di questa regione a essere rieletto dai cittadini“. Sono le prime parole invece del riconfermato presidente regionale Fedriga nel pomeriggio di oggi. Sebbene lo scrutinio sia ancora in corso, nessuno ha mai dubitato dell’esito che si prefigurerà entro la serata. Tant’è che persino le opposizioni, a pochi minuti dalla chiusura delle urne, si sono affrettate a congratularsi con Fedriga. Il quale, nel suo discorso da rieletto, ha ringraziato gli altri candidati per la lealtà del confronto elettorale. E ha aggiunto: “Sapere che il lavoro svolto in questi cinque anni, segnati dal Covid e non solo, sia stato così apprezzato dalla gente, rappresenta un orgoglio e uno sprone per continuare a lavorare ancora più fortemente al fine di conseguire gli obiettivi del nostro programma“.

Amaro invece il commento di Alessandro Maran, candidato presidente per il Terzo Polo che si è fermato sotto quota tre per cento: “Noi dovevamo mettere radici, non ci aspettavamo grandi risultati. Per noi era importante portare avanti una proposta non populista”.

La vera sorpresa sarebbe quindi Giorgia Tripoli, portabandiera della lista Insieme liberi, sigla che dà voce in particolare al nutrito popolo No Vax e No Green pass presente nella Regione, che addirittura doppierebbe il Terzo Polo. Tripoli, avvocato, aveva dichiarato nel corso della campagna elettorale di essersi candidata perché “insieme ad altri avvocati ci siamo battuti ed esposti a tutela della libertà delle persone, anche durante l’emergenza sanitaria da Covid. La politica cambia la vita e non sono disposta a farmela cambiare da persone che non stimo e che non ho votato“.

(in aggiornamento)

Redazione

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