Elezioni dall’esito scontato, con Putin che in pratica succede a se stesso, ma dove non mancano le proteste, soprattutto di donne, e dei veri e propri agguati ai seggi. Nel primo dei tre giorni di elezioni presidenziali in Russia l’affluenza alle 15.30 di venerdì 15 marzo è di circa il 25%. Diverse però le proteste di alcune donne che dopo aver votato hanno inserito la scheda nell’urna per poi versare del liquido verde (“brilliant green”) o inchiostro con l’intento di rovinare le altre schede presenti all’interno. La protesta contro le elezioni farsa è stata registrata in più città della Russia: Mosca, Voronezh e Rostov.

Elezioni farsa in Russia, la protesta delle donne

Nikolaj Bulaev, vicepresidente della Commissione elettorale centrale, ha commentato che sono circa 150 schede elettorali che sono state rovinate. “Cosa hanno ottenuto? Non hanno ottenuto nulla. Si apriranno solo i procedimenti penali contro 10 persone”, ha detto Bulaev, parlando dei trasgressori. “L’impatto sulle elezioni è zero, anche negativo. Non hanno avuto alcun impatto sul risultato delle elezioni”, ha aggiunto Bulaev. “Aggressori” che sono stati arrestati e saranno incriminati”, ha dichiarato la presidente della Commissione, Ella Pamfilova, citata dall’agenzia di stampa Interfax, precisando – e qui siamo in piena propaganda – che tutti coloro che hanno attaccato i seggi hanno ammesso di averlo fatto “per denaro”, senza essere consapevoli delle possibili conseguenze delle loro azioni. Pamfilova ha indicato che questi tipi di incidenti rappresentano “atti di terrorismo” e ha escluso che si tratti semplicemente di “fanatismo ordinario”.

Elezioni Russia, molotov in un seggio. La Russia: “Donne pagate”

Tragedia sfiorata invece a San Pietroburgo dove una ragazza di 21 anni ha lanciato una molotov sotto il portico della scuola n. 358, dove sono allestiti due seggi per le elezioni presidenziali. Il sito di notizie Fontanka riferisce che la bottiglia molotov sarebbe stata lanciata contro un manifesto relativo alle elezioni. In un video che circola sui social russi si vede una ragazza che lancia la bottiglia una prima volta, poi la lancia di nuovo e questa prende fuoco presso l’ingresso della scuola. Secondo “informazioni preliminari” citate dal media in questione, si tratterebbe di una studentessa che ha accettato di compiere il gesto dietro pagamento, su istruzioni ricevute tramite un canale Telegram ucraino. A Mosca invece una donna anziana ha tentato di dare fuoco al seggio, bruciando parzialmente la cabina elettorale. E’ stata successivamente fermata dalle forze dell’ordine.

Attacco ucraino ai seggi di Kherson

La commissione elettorale regionale di Kherson, in Ucraina, riferisce che i soldati ucraini hanno attaccato seggi elettorali a Kakhovka e Brilevka, nelle aree occupate in cui si sta votando nell’ambito delle elezioni presidenziali russe iniziate oggi. “A Kakhovka non ci sono state vittime. Ci sono feriti a Brilyovka, che stanno ricevendo assistenza. Grazie alle azioni coordinate dei funzionari elettorali dei distretti, gli elettori sono stati evacuati dagli edifici”, ha riferito la Commissione secondo quanto riporta l’agenzia di stampa russa Ria Novosti.

Elezioni Russia, missili ucraini su Belgorod

Nel girono delle elezioni sono stati intensificati gli attacchi dell’Ucraina nel territorio russo. A Belgorod le forze di difesa aerea russe hanno distrutto diversi razzi lanciati dall’esercito ucraino sulla regione che si trova al confine con il territorio invaso. “Gli attacchi di Kiev contro la Russia non resteranno impuniti” ha detto il presidente russo Vladimir Putin, citato dalla Tass, aggiungendo che l’Ucraina non riuscirà a rovinare le elezioni presidenziali russe. Secondo Putin, il 95% degli attacchi ucraini sono stati respinti dalle difese aeree russe.

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Redazione

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