Eduardo De Filippo, nella sua ultima grande commedia, ci aveva visto giusto, gli esami non finiscono mai.
Certo l’immortale drammaturgo non avrebbe mai potuto pensare che 50 anni dopo, la sua intuizione sarebbe potuta diventare anche un titolo di cronaca politica.

Che è un po’ il segno dei tempi, dalle prove della vita che deve affrontare Guglielmo Speranza (protagonista della commedia del 1973), all’indagine dal sapore vagamente ‘poliziesco’ del duo Marta Bonafoni ed Elly Schlein.

Una vicenda, a suo modo paradossale, perché appena tornata dalle vacanze in Grecia, la segretaria del Pd ha ordinato alla coordinatrice della segreteria di inviare un messaggio a tutti i parlamentari del Pd, assegnando una sorta di verifica in classe.“Cara amica e caro amico Onorevole – si legge nella mail incriminata – ti scrivo per annunciarti un prossimo contatto telefonico da un collaboratore o da una collaboratrice del partito nazionale perché stiamo raccogliendo i riferimenti delle iniziative promosse da ogni singolo parlamentare, così come abbiamo unanimemente deciso nella nostra ultima Direzione nazionale”. Non pensiate però di lavorare di fantasia, di inventarvi iniziative, di trasformare giornate in spiaggia in raccolte di firme per il salario minimo, perché, viene precisato nella mail, i collaboratori di Schlein vorranno informazioni dettagliatissime: “luogo, giorno, panel” e altri riferimenti”. Dimmi la verità, mascherina, che stavolta ti smaschero.

Che poi, a dirla tutta, Elly la supplente di ferro, non avrebbe neanche tutte le carte in regola. Dall’inizio della legislatura ad oggi, la segretaria del PD ha partecipato solo al 20,94% delle sedute alla Camera, in pratica è la più assenteista.
Ed allora perché un’iniziativa così sconclusionata? Certo il Nazareno vuole tenere alta la pressione sulle truppe, l’esame di riparazione è un modo per mantenere il controllo di una classe considerata non troppo allineata, individuare subito gli studenti ‘svogliati’ e dividerli da quelli ‘bravi’. Evidentemente neppure i due capigruppo, il ‘patriarca’ Francesco Boccia in Senato, e Chiara Braga a Montecitorio, riescono a garantire l’ordine richiesto, per questo interviene la più alta in grado. Ma come in tutte le vicende del Pd, c’è anche dell’altro. Elly è indispettita dall’attivismo agostano del suo Presidente, Stefano Bonaccini. Proprio quando lei aveva staccato i contatti con il mondo, il governatore si è conquistato la scena politica con una serie di affondi contro il governo. Come se fosse lui il segretario. Come si permette, hanno reagito stizziti i collaboratori di Elly.

Da qui l’interrogatorio draconiano ai parlamentari. Che non è neanche l’unica cosa che ha agitato il weekend del Pd. La ‘supplente’ infatti prima del suo weekend in Svizzera, a Vicenza, ha annunciato che la posizione del partito sul progressivo avvicinamento al 2% delle spese militari concordato con la Nato, nel frattempo è cambiata. In questo caso ‘la bacchettata’ era rivolta a Lorenzo Guerini, l’ex ministro della difesa, animatore della minoranza interna. Insomma per i parlamentari del Pd è ‘la notte prima degli esami’.

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Vive a Roma ma è cresciuto a Firenze, è un antico frequentatore di corridoi, ha la passione per Philip Roth e per le melanzane alla parmigiana, predilige il paesaggio della Versilia