Dietrofront repentino di Angela Merkel sul lockdown rafforzato previsto per le vacanze di Pasqua: le restrizioni ulteriori sono state revocate dalla cancelliera dopo che erano state disposte nella notte tra il 22 e il 23 marzo. Lo scrive l’agenzia tedesca Dpa citando fonti informate a pochi minuti dall’inizio di un nuovo vertice fra governo e Länder.

La leader ha ammesso che si è trattato di “un errore”. “Siamo ancora in tempo per correggerlo – ha ammesso – e me ne assumo le responsabilità. Avevamo buone ragioni, ma non era possibile attuarlo in modo corretto, visto il poco tempo a disposizione”. E ha concluso: “Spero che i tedeschi mi potranno perdonare”.

Il cambio di direzione arrivato dopo le critiche per queste misure, che prevedevano la chiusura di negozi e i servizi religiosi organizzati on-line. Il cancelliere e i 16 governatori dei laender, che avevano deciso le nuove misure al termine di oltre dodici ore di discussioni, si sono incontrati di nuovo per i nuovi negoziati sulla questione.

La decisione è arrivata in seguito alle critiche che sono piovute dopo l’inasprimento delle restrizioni fino al 18 aprile, compresa la chiusura dei supermercati per 5 giorni, al netto dell’eccezione per generi alimentari “in senso stretto” nel giorno di Sabato Santo.

Questa misura, che includeva dei “Ruhetage”, e cioè dei “giorni di sosta” ulteriori rispetto ai festivi ordinari, ha provocato grande confusione ed è stata fortemente attaccata dal mondo economico.

Il provvedimento era stato concordato nella notte tra il 22 e 23 marzo scorso da Merkel con i primi ministri dei Länder. “In Germania la variante inglese del coronavirus è diventata dominante”, si era giustificata inizialmente la cancelliera, e “ha reso inutile quanto fatto finora per contrastare la pandemia”.

Da inizio marzo diversi Länder hanno allentato le restrizioni: le scuole elementari hanno riaperto in alcuni stati, e anche barbieri e parrucchieri hanno potuto riaprire purché lavorino su appuntamento e garantiscano il distanziamento fisico. Secondo Merkel la nuova variante del virus è “significativamente più letale, significativamente più contagiosa e che contagia per molto più tempo”.

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Napoletano, Giornalista praticante, nato nel ’95. Ha collaborato con Fanpage e Avvenire. Laureato in lingue, parla molto bene in inglese e molto male in tedesco. Un master in giornalismo alla Lumsa di Roma. Ex arbitro di calcio. Ossessionato dall'ordine. Appassionato in ordine sparso di politica, Lego, arte, calcio e Simpson.