A dieci mesi dalla sua scomparsa ci sarebbe una svolta nelle indagini sulla scomparsa di Greta Spreafico, la cantante 53enne di Erba che il 4 giugno 2022 è svanita nel nulla da Porto Tolle, provincia di Rovigo. Ora la procura di Rovigo starebbe indagando su un sospettato e non più a carico di ignoti. A rivelarlo l’investigatore Ezio Denti nella trasmissione Iceberg di Telelombardia, condotta da Marco Oliva. Non si conosce il nome di questa persona e nemmeno il reato contestato anche se verosimilmente potrebbe trattarsi di omicidio e non più di sequestro di persona.

Nessuna pista resta però tutt’ora esclusa. Tra le ipotesi più accreditate da parte degli investigatori c’è quella del sequestro di persona o di un allontanamento volontario, fino a quella che Greta si possa essere tolta la vita. Il nuovo sviluppo potrebbe far ora propendere per l’ipotesi di omicidio. Tutta la vicenda resta ancora nel mistero. Secondo la ricostruzione fatta da Repubblica, Greta era arrivata a Porto Tolle all’inizio di maggio 2022 per occuparsi da vicino della vendita di un appartamento lasciatole dal nonno. Ma il 6 giugno, all’appuntamento dal notaio, non si è mai presentata.

E così il fidanzato, Gabriele Lietti, ha fatto scattare l’allarme. Si conoscevano da 30 anni i due, il loro primo incontro era avvenuto grazie alla passione per la musica. Poi avevano iniziato il rapporto sentimentale e presto si sarebbero dovuti sposare. E’ a lui che è indirizzato l’ultimo messaggio di Greta inviato alle 3 di notte della sera in cui poi è scomparsa: “Ti amo e ti voglio un mondo di bene. Buona notte”. Il cellulare della donna poi è stato trovato sul tavolo della casa che avrebbe dovuto vendere. Il fidanzato ha sin da subito manifestato dubbi sulla veridicità del messaggio, sospettando che qualcun altro potesse averlo scritto.

L’ultimo ad aver visto Greta prima che si perdessero le sue tracce è stato un uomo che la cantante aveva conosciuto su Facebook. Il 3 giugno lui e Greta si erano incontrati e avevano trascorso la serata insieme, girando per diversi locali di Porto Tolle. L’uomo agli investigatori aveva raccontato di averla trovata turbata. Greta veniva fuori da un periodo molto difficile in cui aveva dovuto affrontare la malattia e viveva in uno stato di ansia permanente. Si era anche rivolta a un investigatore privato sostenendo di temere per la propria incolumità. Quella sera lei gli avrebbe chiesto di restare insieme ma lui era stanco e aveva preferito tornare a casa, dove è rientrato poco dopo le 2 del mattino.

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Laureata in Filosofia, classe 1990, è appassionata di politica e tecnologia. È innamorata di Napoli di cui cerca di raccontare le mille sfaccettature, raccontando le storie delle persone, cercando di rimanere distante dagli stereotipi.