Il vertice
La guerra in Ucraina spacca il vertice europeo con i Paesi latinoamericani. Tra colonialismo e schiavitù, i toni alti di Bruxelles
Fallisce il tentativo di raggiungere l’importante intesa tra l’UE e il Mercosur. Così l’occasione per rafforzare i legami tra le due regioni, ha finito per evidenziare differenze e sfide ancora da superare
Un vertice a Bruxelles tra i leader dell’Unione Europea e dell’America Latina, che avrebbe dovuto essere un momento di collaborazione e cooperazione, si è invece trasformato in un’accesa disputa diplomatica riguardo la guerra in Ucraina. Gli ambasciatori hanno lavorato intensamente per trovare un accordo su un testo con una condanna alla Russia per l’invasione dell’Ucraina, ma il confronto si è bloccato a causa delle riserve di alcune nazioni dell’America centrale e meridionale, come Cuba, Venezuela e Nicaragua, che hanno assunto una posizione più neutrale sul conflitto europeo. Alcuni leader hanno espresso il loro disappunto riguardo al mancato riconoscimento dell’aggressione russa in Ucraina, sottolineando la necessità di “affrontare la realtà dei fatti”.
Tuttavia, l’UE, ha voluto focalizzarsi sulle nuove iniziative economiche e sulla cooperazione per contrastare l’influenza cinese nella regione. Questo divergere di obiettivi ha portato a una situazione di stallo nel vertice, con un certo numero di nazioni latinoamericane e caraibiche che hanno portato a galla questioni storiche legate al colonialismo e alla schiavitù.
Il Primo Ministro di St. Vincent e Grenadine, Ralph Gonsalves, ha evidenziato il divario tra Europa e America Latina nel rapporto coloniale e ha chiesto di evitare che il vertice diventasse una “battaglia di parole” su questioni che erano già state affrontate in altri forum internazionali.
La divisione ha impedito di raggiungere ulteriori accordi commerciali, tra cui un importante intesa tra l’UE e il Mercosur. Nel frattempo, alcuni paesi dell’America Latina hanno mostrato maggiore fiducia, incoraggiati dagli investimenti cinesi e consapevoli dell’importanza delle loro materie prime, mentre l’UE cerca di ridurre la dipendenza dalle risorse minerarie rare cinesi.
Così, il vertice, il primo in otto anni, che avrebbe dovuto essere un’occasione per rafforzare i legami tra le due regioni, ha finito per evidenziare le differenze e le sfide che devono ancora essere superate per una maggiore cooperazione tra l’Unione Europea e l’America Latina.
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