Cronaca
Il figlio di Liliana Segre a Elena Basile: “Risposta vergognosa, procediamo con la querela”. L’ex diplomatica: “Così alimentano antisemitismo”
Il video shock in cui la ex diplomatica Elena Basile ha attaccato Liliana Segre, addirittura azzardando un pericoloso paragone con i nazisti, è finito in Aula al Senato. “Non c’è niente di più falso nelle affermazioni rivolte da Elena Basile a Liliana Segre” ha detto il dem Francesco Verducci. Tante le dimostrazioni di solidarietà alla senatrice a vita da parte di esponenti politici. Nel frattempo, il figlio di Segre, Luciano Belli Paci, ha annunciato di procedere con la querela nei confronti di Basile. Ieri aveva richiesto alla ex funzionaria, mai stata ambasciatrice, delle scuse pubbliche in un video.
Basile, la querela del figlio di Segre
Scuse che non sono arrivate, anzi. “Ci ha risposto nella notte, una risposta vergognosa in cui dà la colpa ai giornali che hanno travisato” e che secondo lei “dovrebbero rettificare. Prendiamo atto della sua risposta e procediamo con la querela”, così ha dichiarato Luciano Belli Paci, senza mezzi termini, all’Ansa. Il figlio della senatrice a vita, ha spiegato ancora più nel dettaglio lo scambio avuto: “Ieri notte mi sono pervenute due mail da Elena Basile, in risposta alla mia mail di contestazione di ieri mattina”. La donna “sostiene che il pensiero di Liliana Segre sarebbe stato travisato da non meglio precisati articoli di stampa, a seguito dei quali sarebbe nato il suo video, e che dunque la senatrice dovrebbe chiedere a quei giornali che l’hanno fraintesa, e non a lei, di rettificare” ha detto l’uomo.
L’ex ambasciatrice, inoltre, “si dichiara felice di apprendere che la senatrice Segre ha a cuore la morte dei bambini di tutte le nazionalità e gruppi etnici” e “si dice spiacente se il video ha ferito Liliana Segre” ha continuato il figlio della 93enne. Nella controrisposta, Belli Paci ha specificato “che i travisamenti del pensiero di Liliana Segre da parte della stampa non risultano” e “che prendiamo atto del fatto che non ritiene di assumersi le sue responsabilità per le affermazioni diffamatorie ed ingiuriose contenute sia nel video sia nell’intervista pubblicata dal giornale online (un’intervista fatta a Il Giornale)” e “del fatto che non ritiene di adottare le misure riparatorie suggerite”. Proprio per questo, Liliana Segre ha dato l’incarico al suo penalista di fiducia, l’avvocato Vincenzo Saponara, “di procedere a norma di legge nei suoi confronti”.
La replica
“Mi dispiace perché la senatrice col suo nome e la sua determinazione potrebbe contribuire al bene comune e a contrastare i doppi standard. Le denunce e le querele alimentano il clima d’odio e di antisemitismo“, è stata questa la risposta di Elena Basile, sempre all’Ansa, dopo aver saputo della querela in arrivo da parte di Liliana Segre.”Sono molto stupita. Nel messaggio esprimevo rispetto alla senatrice per l’opera di testimonianza resa sulla sua esperienza atroce sotto il nazismo e ribadivo che il video era una reazione addolorata a un’intervista propagandistica che manipola il pensiero della senatrice a fini politici. Le querele per nuocermi finanziariamente non sono adatte a imbavagliare un’ex ambasciatrice che per le sue posizioni ha rinunciato agli incarichi di prestigio e strapagati che la maggioranza dei diplomatici in pensione si vedono attribuiti”. Poi Basile sceglie la strada del vittimismo e si appella alla libertà di pensiero: “Non è un bel momento per la democrazia e la libertà di pensiero. È il terzo linciaggio che la stampa cosiddetta progressista e democratica mi fa subire”.
L’attacco di Basile a Segre
“Cara Signora Segre, lei dice di non poter più dormire pensando ai bambini ebrei uccisi il 7 ottobre: ci racconta di come la sua memoria sia tormentata, non solo nel giorno della memoria, ma per 365 giorni da quello che ha vissuto nei campi di concentramento. Ma cara signora, possibile che lei sia tormentata solo da pensiero dei bambini ebrei? I bambini palestinesi non la toccano? Ma capisce che ci sono bambini mutilati che giacciono per terra oltre a quelli morti, uno ogni 4-5 minuti?” aveva detto Basile nel suo video, aggiungendo: “Sa che i tedeschi erano molto buoni con i loro bambini nazisti: anche loro avevano una morale che si rivolgeva ai tedeschi, agli ariani, ai bianchi, e non capivano, non sentivano nulla per la morte degli ebrei: lei vuole imitarli? Sente qualcosa solo per la morte per gli ebrei ma non per gli altri?” .
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