Dopo che nei giorni scorsi si era incatenato ai cancelli del Politecnico di Torino in una manifestazione pro Palestina, il professore Massimo Zucchetti è intervenuto anche sul conflitto in Ucraina. E lo ha fatto commentando la partita della Nazionale ucraina agli Europei di calcio che si stanno svolgendo in Germania. Un commento dai toni simili a molti altri che si trovano sui social scritti da troll filorussi. Peccato che questa volta arrivi da un docente universitario.

Il post del professore del Politecnico di Torino Massimo Zucchetti contro l’Ucraina

Zucchetti sulla sua pagina Facebook, dove si definisce: “Razza umana, altezza 1,83. Nato a Torino. Italiano. Docente. Opinionista, Più a sinistra possibile”, ha postato la foto del risultato della partita Romania-Ucraina, finita 3-0. Sopra la foto un commento: “E queste sono ottime notizie. Devono andare fuori dai coglioni al più presto, mi dà fastidio anche solo vederli. Il loro fuhrerino poi ha bisogno di soldati per difendere la “democrazia”, no? Bene, fra poco 22 in più da mandare al macello“.

Le reazioni al post di Zucchetti

Il post ha iniziato a circolare, arrivando fino agli esponenti politici. “Le parole del professore del Politecnico di Torino sugli ucraini sono inaccettabili. Non è tollerabile, soprattutto da un docente, assumere posizioni così deliranti e offensive. L’università adotti immediatamente provvedimenti nei suoi confronti”, ha commentato la coordinatrice nazionale di Italia Viva Raffaella Paita.

Chi è Massimo Zucchetti, il professore pro Pal del Politecnico di Torino

Zucchetti è un professore ordinario del PoliTo e nel 2015 ha avuto la nomination per il Premio Nobel per Fisica. Quando pochi giorni fa si è incatenato ai cancelli dell’Università durante una manifestazione a favore della Palestina, ha affermato: “Sono anch’io un facinoroso dei centri sociali? Un esterno, un estraneo? Vergognatevi, se non era per gli studenti il Politecnico faceva una figuraccia. Questa dovrebbe essere un’università, non è un esamificio, non è un carrierificio. Prendete una posizione siete o no dei docenti universitari?”.

“Per solidarietà con gli studenti mi sono incatenato anch’io ai cancelli. Non è un’azione violenta e un’azione non violenta, come quelle che faceva Gandhi, ma decisa, perché noi non diamo fastidio a nessuno, se non con le nostre parole”, ha spiegato poi Zucchetti. “Bisogna che il Politecnico diventi un’università decente, ovvero che molti altri come me esprimano la propria opinione, sono con gli studenti, sono favorevole a una moderata azione di convincimento verso l’università israeliane affinché si uniscano a noi nell’appoggiare l’opposizione a questa invasione che c’è a Gaza”, ha continuato il professore.

Redazione

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