Festa dell’Unità, o quasi. Alla vigilia della kermesse nazionale del Pd a Modena scoppia il caso del mancato invito (o presunto tale) del capogruppo al Senato Andrea Marcucci. Il programma dell’appuntamento annuale dem è on line sul sito del Partito democratico e tra i partecipanti non figura il presidente del gruppo a palazzo Madama. Il diretto interessato non l’ha presa bene. Tanto che, raccontano le persone a lui vicine, martedì mattina, arrabbiatissimo, ha chiamato direttamente il segretario  e Zingaretti avrebbe spiegato di non saperne niente.

“La cosa è anche credibile, conoscendo Nicola, ma non può essere semplicemente un equivoco. Non è un senatore semplice, è il capogruppo. La verità è che lui è considerato un estraneo, è l’unico che non appartiene alla ditta – ragionano i suoi – Orfini che pure è considerato un eretico c’è”.

In effetti, la vicinanza di Marcucci a Matteo Renzi non è un mistero. Numerose le posizioni espresse dal capogruppo dem più vicine a Iv che non alla linea del Nazareno, nonostante non manchi il rispetto tra lui e il segretario. Questa volta, però, la miccia si accende. A far scoppiare il caso è il tesoriere del gruppo a palazzo Madama che questa sera avrebbe dovuto essere a Modena. “Il mancato invito di Marcucci è un incidente increscioso, non so che rilievo potrà avere la cosa dal punto di vista politico, ma io proprio oggi dovevo essere lì per aprire gli spazi del Senato e la mia presenza mi sembra inopportuna. Non parteciperò”, annuncia.

A poco serve la replica dell’organizzazione della Festa: “Questa mattina (ieri, ndr) è stato già chiarito l’equivoco e formalizzato l’invito per la Festa nazionale di Modena al presidente Marcucci, da cui si attende una data”, viene fatto filtrare. Marcucci, però, non ci sta: “Ad ora non è arrivata alcuna richiesta di data”, sentenzia. In realtà, viene riferito, il responsabile dell’Organizzazione Stefano Vaccari ha provato a sistemare la cosa. “Ci hanno detto che in 24-28 ore un buco si trova, ma la pezza è peggiore del buco – riferiscono i suoi – Fa incazzare ancora di più”. Poi la decisione: “Se anche dovesse arrivare domani l’invito, Marcucci non ci andrà”.

La Festa dell’Unità, che andrà avanti fino al 13 settembre e che vedrà tra gli ospiti anche gli ex presidenti del Consiglio Romano Prodi e Massimo D’Alema, i ministri Paola De Micheli, Giuseppe Provenzano, Francesco Boccia, Stefano Patuanelli, non parte certo con il piede giusto. E se è vero che diversi esponenti dem si sono lamentati dell’organizzazione targata Vaccari (“alcuni ministri si sono trovati inseriti in dibattiti con gente sconosciuta e anche alcuni giornalisti importanti hanno avuto da ridire”, viene riferito), dalla macchina di Modena ricordano come anche l’anno scorso l’allora senatore Marcucci “fresco dell’organizzazione della scuola politica di Matteo Renzi al Ciocco, di sua proprietà, non si è presentato alla Festa nonostante i ripetuti inviti”.

Quello che per adesso non sembra in discussione è la sua permanenza, come capogruppo del Senato, nel Pd. Tra i senatori dem, comunque, non mancano le malelingue: “Domani inizia anche l’edizione 2020 della scuola di Renzi, probabilmente andrà lì”. ‘Bella la voglia di comunità’, per dirla con lo slogan scelto per la festa di Modena.

Avatar photo