Il segretario del Partito Democratico annuncia il sì dei Dem al referendum sul taglio dei parlamentari, storica battaglia del populismo a 5 Stelle, ma con delle condizioni. Il presidente della Regione Lazio infatti ribadisce in una intervista al Corriere della Sera che il Pd sostiene “da sempre” la riduzione del numero dei parlamentari “e per anni abbiamo presentato proposte di legge in questo senso.

SI AL REFERENDUM – Tuttavia per il sì al referendum e far nascere il governo “abbiamo chiesto modifiche circa i regolamenti parlamentari e una nuova legge elettorale, per scongiurare rischi di distorsioni nella rappresentanza e tutelare adeguatamente i territori, il pluralismo e le minoranze – spiega Zingaretti – Tutta la maggioranza ha sottoscritto questo accordo, ora faccio un appello affinché sia onorato”.

Il sì al referendum, sottolinea il segretario Dem, va considerato “solo un primo passo, in sé insufficiente di una riforma complessiva del bicameralismo e dell’insieme dell’attività legislativa. Come vede, pur nel pieno rispetto dell’autonomia di coscienza di ciascun cittadino, mi impegno a costruire le condizioni più ragionevoli alla scelta del sì”.

LEGGE ELETTORALE ALMENO IN UNA DELLE CAMERE – Approvare la riforma elettorale in un ramo del Parlamento non è impossibile, rimarca Zingaretti, “se c’è la volontà politica si può fare molto. Quando si parla di democrazia e istituzioni tutti i momenti sono buoni”. “Il Pd – aggiunge il segretario – prende atto che il cammino di una nostra ripresa è in atto e che per non soffocare la vocazione maggioritaria in un isolamento borioso e stizzito occorre saperla esprimere, in un processo, seppure tumultuoso, che si realizza nel Paese, che conta, influenza e allarga. Quando si dice che questa linea sarebbe la rinuncia a una grande forza democratica e riformatrice e la subalternità agli altri, si dice una cosa non vera. Evidentemente non vera. Noi cresceremo se la nostra proposta politica al Paese potrà marciare, anche con mille difficoltà, ma nella dimensione reale. Che allo stato attuale presuppone, non l’isolamento, piuttosto la sfida unitaria con gli altri. A livello nazionale e parlamentare con altri soggetti politici nei territori con tante forze civiche, associative o valorizzando la straordinaria forza dei sindaci e amministratori

DIMISSIONI POST REGIONALI E VOTO A ROMA – Alla domanda se si dimetterà in caso le Regionali dovessero andare male, Zingaretti replica che “come abbiamo annunciato da tempo apriremo un grande dibattito sul futuro dell’Italia, a prescindere dal risultato che riusciremo a ottenere e che riguarda il Pd, l’insieme dell’alleanza e anche il governo nazionale”. Quanto alla possibilità di un candidato comune Pd-M5s per la capitale se Virginia Raggi facesse un passo indietro, il segretario dem sottolinea che “il futuro sindaco di Roma sarà, nei prossimi anni, una delle personalità politiche di maggiore rilevanza in Italia e a livello internazionale. La superficialità con la quale nel caldo agostano è stato affrontato questo tema è imbarazzante e ha rimosso la portata di questa sfida con un fiorire di nomi senza senso e slegati da qualsiasi progetto. Per questo le polemiche sui ritardi nell’indicazione dei nomi sono prive di fondamento. Le candidature si avranno dopo le Amministrative 2020. È quasi banale doverlo ricordare”.

LE ALLEANZE – Quanto al tema delle alleanze, in particolare quella col Movimento 5 Stelle, Zingaretti ne parla come un tema che “appassiona pochi e per certi aspetti è incomprensibile. Abbiamo deciso con Italia viva, Leu e 5 Stelle di governare l’Italia per tutta la legislatura. È dunque un’alleanza che ha delle ambizioni politiche e una missione da realizzare. Tale alleanza si verifica ogni giorno nei processi reali. Occorre una maggiore concordia e la rigorosa verifica della bontà delle nostre decisioni”.

Dall’altra parte il segretario Dem ricorda come il partito vuole “collaborare meglio con i nostri alleati, ma restiamo convinti che è giusto assumersi responsabilità e gestire il potere solo fino a quando tutto questo risulta utile all’insieme della nostra comunità”.

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