A un certo punto è diventato difficile per tutti orientarsi con i numeri del coronavirus, anche se dietro i bollettini c’erano delle persone, delle storie. Come quella della famiglia Ravasio di Gazzaniga, nel bergamasco, la provincia più colpita dal coronavirus in Italia. A causa del Covid-19 sono morti infatti quattro fratelli e una cognata. Un bilancio tragico quello della storia raccontata da L’Eco di Bergamo.

Sandrino Ravasio era un ristoratore piuttosto noto. Prima era stato proprietario del ristorante Il Giardino, nel centro di Gazzaniga, e poi aveva fondato il Circolo della Valle in Val Vertova. Un luogo di ritrovo dal gusto popolare, quest’ultimo, dove alle specialità tipiche della zona si accompagnava qualche volta anche il suono della fisarmonica di Sandrino. L’uomo era stato infatti campione europeo dello strumento musicale ed era sommelier professionista. Quella della ristorazione è una questione di famiglia, visto che anche il figlio di Sandrino, Fabio, gestisce un ristorante, a Cirano di Gandino, insieme con la moglie Mariangela.

Lo scorso tre marzo la famiglia si era riunita per festeggiare il compleanno di Sandrino. Anche se i fratelli vivevano in diversi appartamenti della stessa casa in via Manzoni a Gazzaniga e quindi passavano quotidianamente molto tempo insieme. I Ravasio si prendevano da tempo cura l’uno dell’altro: recentemente anche Liliana, una delle sorelle, si era trasferita nello stabile dopo aver subito un intervento chirurgico.

Sandrino è morto a causa del virus lo scorso 13 marzo. Nelle settimane successive, racconta lo stesso quotidiano, non ce l’hanno fatta neanche le sorelle Liliana (ex infermiera) e Celestina (volontaria del Gruppo missionario parrocchiale) e poi il fratello Virgilio (ex vigile urbano), che aveva appena perso la moglie Rosa Luponi (ex infermiera). Tutti scomparsi nel giro di 24 giorni. Un bilancio insostenibile per una famiglia, una tragedia che addolora i familiari rimasti come i figli delle vittime e Maria Vittoria, la sorella maggiore di 82 anni di Sandrino, Liliana, Celestina e Virgilio.

La provincia di Bergamo è stata la più colpita dal virus. Hanno fatto il giro del mondo le immagini dei mezzi militari diretti in altre regioni per trasferire le salme delle vittime. Secondo un’indagine dell’Eco di Bergamo le morti del virus nella provincia sono state molto più numerose di quelle riportate nei dati ufficiali.

Redazione

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