Le periferie alzano la voce
L’appello di Scampia al sindaco Manfredi: “I grandi eventi anche da noi, stop a disagi e caos in piazza del Plebiscito”
“In passato c’erano pregiudizi sull’organizzare eventi a Scampia, poi negli ultimi anni tra Red Bull 64 Bars, Smean Energy e le feste scudetto del Napoli abbiamo dimostrato che anche in periferia si possono fare manifestazioni aperte al grande pubblico dove non è mai successo nulla sia a livello di ordine pubblico che di traffico cittadino”. A denunciare l’indifferenza dell’amministrazione comunale di Napoli verso l’area nord della città è il Coordinamento Territoriale Scampia che nei giorni scorsi ha lanciato una doppia petizione, sia cartacea che digitale, per chiedere l’utilizzo di piazza Giovanni Paolo II per i grandi eventi. Petizione che ha raccolto al momento oltre mille firme nella speranza di sensibilizzare palazzo San Giacomo.
Il riferimento è alla quasi totale concentrazione dell’amministrazione guidata da Gaetano Manfredi verso piazza del Plebiscito, unica e sola location per i grandi eventi organizzati in città fino allo scorso mese di settembre. Una decisione che ha creato non poche polemiche tra i residenti del quartiere San Ferdinando e delle zone limitrofe, intrappolati per ore nel caos del centro città. “Scampia ha dimostrato di poter ospitare grandi manifestazioni senza creare disagi né a chi era in piazza, né tantomeno ai cittadini locali, che hanno sempre accolto questi eventi favorevolmente” spiega Giuseppe Mancini, vicepresidente del Coordinamento artefice da anni della rinascita di un quartiere passato tristemente agli onori delle cronache e delle serie televisive per le faide camorristiche e la totale assenza dello Stato.
Da tempo Scampia è rinata grazie soprattutto alla spinta delle associazioni e dei cittadini. Poi negli anni sono arrivati i grandi eventi, come il Red Bull 64 Bars, ottenuto grazie al grande lavoro dell’VIII Municipalità guidata dal presidente Nicola Nardella e dall’assessore Claudio Di Pietro. Oggi Scampia alza la voce è chiede all’amministrazione locale centrale maggiore considerazione. “Nel mese di settembre 2025 abbiamo visto piazza del Plebiscito, patrimonio culturale e simbolico per tutti i napoletani, occupata per un mese intero con ben 16 spettacoli, causando congestione nel centro della città e disservizi a chi già deve muoversi tra strade affollate. Per questo – ribadiscono dal Coordinamento – chiediamo al Sindaco di Napoli e alla sua amministrazione: perché non utilizzare anche Piazza Giovanni Paolo II a Scampia come luogo per i grandi eventi?”.
“Estendere gli eventi a Piazza Giovanni Paolo II porterebbe benefici non solo al centro città, ma anche alle altre aree di Napoli, creando un equilibrio tra le varie zone e promuovendo una città più vivibile e accessibile per tutti. Come associazione Coordinamento Periferie Unite – concludono gli attivisti – chiediamo al Comune di Napoli di considerare seriamente questa proposta, affinché le grandi manifestazioni possano svolgersi anche nel perimetro della città, valorizzando ulteriormente la nostra Napoli e permettendo a tutti di godere degli eventi senza disagi”.
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