Derby a ora di pranzo, 12:30, ricetta semplice, cucina romana: una partita bloccata, il gol del capitano (possibilmente con cittadinanza dell’urbe, con o senza fascia al braccio) e almeno un’espulsione nel finale. La Roma quest’oggi aveva tutto per farcela, soprattutto un Lorenzo Pellegrini da rilanciare: un’estate fuori rosa, lo scenario di un addio reso pubblico persino dall’allenatore, e la stagione iniziata in tribuna. Era meno di un mese fa, sicuramente un altro universo rispetto a quello di oggi, in cui Gasperini ha avuto l’intuizione di schierarlo titolare.

Ce l’hanno fatta tutti insieme. Al suo primo derby, l’allenatore della Roma ha scelto di affidarsi a chi di dovere: fiducia ripagata quando al 38’ quel giocatore che soltanto ieri è stato definito dal mister “inviso alla piazza o alla società” si è semplicemente fatto trovare al posto giusto al momento giusto, pronto a ricevere in area il passaggio di Soulé, su una palla recuperata da Rensch. A volte il destino fa strani scherzi, ma con i derby di Lorenzo ha sempre sorriso, da un gol di tacco a uno su punizione, nei momenti più difficili per il centrocampista.

La trama era più semplice da scrivere: partita prima bloccata, poi rianimata dal sussulto di alcune occasioni, molte opportunità sprecate dalla Lazio per trovare il pareggio, la più clamorosa sui piedi di Dia che in contropiede davanti a Svilar spara in curva nord che nel finale – rischia con i piedi e vede un tiro di Cataldi a giro stamparsi alle sue spalle, sul palo. Qualche sussulto nel finale lo vive anche la Roma, giocando a viso aperto e in superiorità numerica causa il rosso Belahyane, ma è bloccata in mischia sui calci d’angolo, frenata dall’imprecisione di Baldanzi, e smarrita nel labirinto di Dovbyk. Ai giallorossi, come sempre, basta l’1-0, il terzo in quattro giornate, in un campionato iniziato come era finito il precedente: con tanti punti e pochi gol.

La favola però è ancora quella di Pellegrini, la più classica delle storie d’amore che questa giornata poteva regalare. “Ho la possibilità di vedere gli allenamenti, quindi vedo anche come si muovono i giocatori e come si allenano. Non ho avuto dubbi a schierarlo oggi”, ha detto Gasperini a fine partita. Al futuro – contratto in scadenza a fine stagione – nessuno vuole pensare. C’è stato solo un derby in una domenica a pranzo. L’ingrediente segreto era il più semplice da scegliere, ora vuole riprendersi la fascia da capitano.

Redazione

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