Zindzi Mandela, figlia dei leader anti-apartheid sudafricani Nelson e Winnie Mandela, è morta a 59 anni. La televisione di stato South African Broadcasting Corporation ha riferito che Mandela è morta in un ospedale di Johannesburg questa mattina. Al momento della sua morte, era l’ambasciatrice del Sudafrica in Danimarca. La figlia dei Mandela divenne popolare a livello internazionale nel 1985, quando il governo della minoranza bianca si offrì di liberare Nelson Mandela dal carcere se avesse denunciato la violenza perpetrata dal suo movimento, il Congresso nazionale africano, contro l’apartheid, il brutale sistema di discriminazione razziale applicato in Sudafrica a quel tempo. Zindzi Mandela lesse la sua lettera che respingeva l’offerta, in un incontro pubblico trasmesso in tutto il mondo. Il portavoce del partito al governo, Anc, non ha dato i dettagli della sua morte: “È prematuro. Aveva ancora tante cose da fare e ruoli da svolgere nella nostra società”.

LA BIOGRAFIA – Zindziswa Mandela è nata il 23 dicembre 1960 a Soweto da Nelson Mandela e Winnie Mandela. Quando suo padre fu mandato in prigione, Zindzi aveva 18 mesi. Durante la sua giovinezza Zindzi è stata spesso lasciata alle cure della sorella maggiore Zenani Mandela quando sua madre è stata mandata in prigione. Zindzi ha studiato giurisprudenza all’Università di Cape Town, dove ha conseguito una laurea nel 1985. Nello stesso anno, è diventata famosa in tutto il mondo quando ha letto in mondovisione la lettera di rifiuto nei confronti del governo della minoranza bianca che si offrì di liberare il padre dalla prigione se lei avesse denunciato la violenza compiuta dal suo movimento. Morta il 12 luglio 2020,  lascia un marito e quattro figli.