I dati
Muoversi in autobus per ridistribuire i flussi. Se l’assenza di ferrovie si fa sentire
La settimana europea della mobilità rappresenta ogni anno un’occasione importante per riflettere sul futuro dei nostri spostamenti e sul contributo che ognuno di noi può dare contro la sfida climatica. Secondo l’Agenzia europea dell’ambiente, nel 2022 il settore dei trasporti ha rappresentato circa il 28,9% di tutte le emissioni di gas serra (GHG) nell’UE-27. Davanti a tali numeri, è chiaro che servono scelte radicali che trasformino i nostri comportamenti quotidiani e il modo di concepire i viaggi. In questo contesto, il trasporto collettivo gioca un ruolo strategico, promuovendo una mobilità più efficiente e sostenibile e costruendo un modello più inclusivo.
L’autobus a lunga percorrenza, in particolare, è oggi una delle soluzioni più concrete per accelerare la transizione verso questo modello. In un Paese geograficamente complesso come l’Italia, dove lo sviluppo ferroviario incontra numerosi ostacoli, questa scelta rappresenta una soluzione flessibile e facilmente scalabile. Con emissioni ridotte — in Europa, un autobus FlixBus emette in media 27,8 grammi di CO2 per passeggero-km, oltre 10 volte meno di un aereo (297 grammi di CO2 per passeggero-km) — gli autobus costituiscono un’alternativa più ecologica. Solo nel 2024, l’uso di FlixBus ha permesso in Italia di evitare l’emissione di 165.000 tonnellate di CO2, per un totale di 1,5 milioni di tonnellate a livello globale.
Ma la sostenibilità non è solo una questione ambientale. È anche sociale, perché un sistema di trasporti accessibile garantisce pari opportunità di mobilità; ed è economica, perché favorisce lo sviluppo equilibrato dei territori, riducendo la pressione sulle grandi città e valorizzando aree minori spesso escluse dai circuiti turistici. La rete FlixBus in Italia conta 350 fermate in 19 regioni, e quasi il 40% è in città con meno di 20.000 abitanti: luoghi spesso fuori dalle grandi direttrici ferroviarie, che grazie a collegamenti capillari diventano più raggiungibili e possono essere riscoperti. È un modo concreto per ridistribuire i flussi e contrastare fenomeni come l’overtourism, che in Italia vede il 70% dei turisti concentrarsi sull’1% del territorio.
Dall’analisi realizzata dal Traspol – laboratorio di politica dei trasporti del Politecnico di Milano – emerge infatti che la quota servita da FlixBus in una città media o capoluogo non Fua (Functional Urban Area) è pari al 76%, mentre la quota servita da treni Llpp (impiegati per lavori pubblici) è di circa il 66%. Lo stesso vale per le aree interne remote a media densità di popolazione, dove la quota servita da FlixBus corrisponde al 7,2% contro il 5,4% di quella servita da treni Llpp. Un chiaro segnale di come l’autobus possa rappresentare un complemento ai mezzi a disposizione del cittadino.
La sicurezza è oggi un aspetto imprescindibile della mobilità, sia per la prevenzione degli incidenti sia per la tutela personale degli utenti. Secondo i dati Istat, nel 2024 in Italia si sono registrati 173.364 incidenti stradali con lesioni (+4,1% sul 2023), che hanno coinvolto tutte le categorie di utenti. In questo quadro, il trasporto pubblico su gomma – soprattutto gli autobus a lunga percorrenza – mostra un tasso di incidentalità molto inferiore rispetto al trasporto privato, specie automobilistico. Tale risultato è attribuibile all’applicazione di normative stringenti, a una formazione specifica e a tecnologie avanzate di monitoraggio e assistenza alla guida.
Garantire la sicurezza nel trasporto pubblico non significa solo ridurre gli incidenti, ma anche assicurare protezione e comfort durante l’intera esperienza di viaggio, dall’attesa alla salita a bordo. Per questo le autostazioni e le principali fermate dovrebbero essere progettate secondo criteri di sicurezza ambientale ispirati a quelli di aeroporti e stazioni ferroviarie, con sistemi di videosorveglianza, illuminazione, vigilanza, accessi controllati e segnaletica chiara. I gestori e le istituzioni locali hanno un ruolo decisivo nel garantire standard uniformi di sicurezza, rafforzando così la fiducia degli utenti.
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