E se le cozze potessero produrre perle? Da sempre ritenute il frutto più povero del mare, le cozze potrebbero diventare il guscio giusto per creare preziose perle. E potrebbero addirittura entrare in competizione con le nobili ostriche per la produzione di perle. È questo il risultato di uno studio condotto da Sara Fioretti, ricercatrice campana che ha ricevuto a Trieste il premio Bernardo Nobile – bandito dall’Area Science Park – per la miglior tesi di dottorato che abbia portato al deposito di un brevetto.

La ricercatrice svolto la sua tesi all’Ischia Marine Center della stazione marittima Anton Dohrn di Napoli. “Si tratta di una possibilità che può dapprima generare una certa incredulità, perché esse sono ben note in cucina per le proprietà organolettiche e sorprende che possano invece diventare un prolifico generatore di perle, simbolo di bellezza per antonomasia”, si legge in un post su Facebook della Stazione Zoologica Anton Dohrn.

In effetti la maggior parte dei molluschi è in grado di produrre perle come meccanismo di difesa per ‘inertizzare’ i corpi estranei che non riescono ad essere espulsi. Infatti non sono soltanto le cosiddette ‘ostriche perlifere’ in grado di produrre oggetti preziosi. Ed è questa la scoperta che ha fatto Sara Fioretti.

“Gli studi effettuati durante il Dottorato hanno permesso alla ricercatrice di appurare la fattibilità di rendere ‘perliferi’ i mitili comuni – si legge nel post del Dohrn – È stata messa a punto una tecnica di grafting (impiantazione del corpo estraneo che è il seme per la produzione della perla) innovativa e vantaggiosa sotto tanti aspetti. Bassissima mortalità, economicità, semplicità e bassa specializzazione del personale sono tutti fattori innovativi che hanno contribuito a mettere a punto una proposta brevettuale accettata in campo internazionale”.

Una produzione di perle da mitili ha anche il potenziale di poter essere attivata attraverso allevamenti in tratti di mare non più adatti all’uso alimentare. In futuro potrebbe addirittura cambiare il proverbio “dalla spina è nata una rosa” in “dalla cozza è nata una perla”.

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Laureata in Filosofia, classe 1990, è appassionata di politica e tecnologia. È innamorata di Napoli di cui cerca di raccontare le mille sfaccettature, raccontando le storie delle persone, cercando di rimanere distante dagli stereotipi.