I sindaci premono per introdurre l’obbligo della mascherina all’aperto. Una misura che potrebbe essere valida per tutto il territorio nazionale dal 6 dicembre al 15 gennaio. A farlo sapere il sindaco di Bari e dell’ANCI (Associazione Nazionale Comuni Italiani) Antonio Decaro. “I sindaci hanno chiesto al Governo, l’ho fatto io a nome dei sindaci qualche giorno fa in cabina di regia, di valutare l’opportunità di rendere obbligatorio l’uso della mascherina all’aperto su tutto il territorio nazionale dal 6 dicembre al 15 gennaio”.

La misura è stata in realtà già anticipata da diversi comuni, spesso indirizzata a specifiche aree delle città, soprattutto i centri dove nei fine settimane si formano calca e assembramenti. A preoccupare sono le prossime festività natalizie, come spiegato anche da Decaro: “Quelli sono i giorni del Natale dove per lo shopping, per la voglia giustamente di stare insieme e di fare comunità, nelle nostre città c’è maggiore possibilità di assembramento”.

“Se ci fosse un provvedimento nazionale, come abbiamo spiegato al Governo, sarebbe tanto di guadagnato, perché daremmo un segnale unico a tutto il Paese”, ha detto Decaro. “Dal 6 dicembre al 15 gennaio sono i giorni in cui stiamo cercando di aumentare le restrizioni, perché entriamo in zona gialla indirettamente tutti, con delle restrizioni solo per chi non ha fatto il vaccino. Sarebbe opportuno dare un segnale unico al Paese, perché usare la mascherina anche all’aperto, significa abbattere almeno del 50% la possibilità di diffondere il virus”.

Non abbastanza, a quanto pare, l’approvazione del Super Green Pass da parte del Consiglio dei ministri: il certificato sarà valido dal 6 dicembre al 15 gennaio, anche in zona bianca; sui posti di lavoro si potrà accedere anche con il tampone, mentre per bar e ristoranti al chiuso, palestre, impianti sportivi, cinema, teatri, discoteche, spettacoli, feste e cerimonie pubbliche saranno aperte solo a vaccinati o guariti. L’obbligo di green pass “base” (valido anche con tampone) si estende ai mezzi di trasporto pubblici e agli alberghi e la validità della certificazione passa da 12 a nove mesi.

“Faranno delle valutazioni il Governo e l’autorità sanitaria nazionale, alle quali noi ci atterremo – ha aggiunto il presidente Anci – Per ora, noi sindaci stiamo valutando caso per caso se è opportuno rafforzare l’utilizzo della mascherina in alcune zone cittadine. Ma non lo decide il sindaco, lo decide il Comitato per l’ordine pubblico, perché insieme all’individuazione delle aree bisogna accompagnare, come ci ha ricordato la ministra Lamorgese, i controlli da parte delle forze dell’ordine. Quindi se sarà necessario valuteremo in alcuni luoghi, come quelli dello shopping, se rendere obbligatoria mascherina”.

Le ordinanze dei comuni

Già in vigore in alcune città l’obbligo di mascherina all’aperto. Il sindaco di Milano Beppe Sala ha firmato un’ordinanza che rende obbligatori i dispositivi di protezione in centro, da sabato 27 novembre al 31 dicembre. Stessa iniziativa, valida per i luoghi più affollati, adottata dal sindaco di Bergamo Giorgio Gori. A Padova l’obbligo è in vigore da venerdì 26 novembre fino al 31 dicembre per le zone del centro storico. Stessa iniziativa a Bologna, dove l’obbligo nel centro storico è stato disposto fino al 9 gennaio. Obbligo introdotto anche nel centro di Aosta, per i fine settimana e festivi fino al 9 gennaio.

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Giornalista professionista. Ha frequentato studiato e si è laureato in lingue. Ha frequentato la Scuola di Giornalismo di Napoli del Suor Orsola Benincasa. Ha collaborato con l’agenzia di stampa AdnKronos. Ha scritto di sport, cultura, spettacoli.