Piantedosi e l’invasione che non c’è: se questo è un ministro

Matteo Piantedosi ha detto che l’azione del governo è ispirata “da umanità e fermezza”. Neanche facendo uno sforzo di fantasia si riesce a descrivere le decisioni prese contro i migranti come ispirate da umanità e forse neanche da fermezza visto il cambiare continuamente versione per giustificare l’ingiustificabile. L’informativa del ministro Piantedosi al Parlamento ha fatto acqua da tutte le parti. In primo luogo sui numeri.

Il capo dei Viminale ha detto che gli arrivi dei migranti in Italia sarebbero aumentati nel 2022 del 60% e che nello stesso anno si sarebbero registrate 69mila richieste di asilo, a suo dire il 56% in più rispetto al 2021. Ma Eurostat, cioè l’agenzia statistica della Commissione Ue, racconta altro. Racconta soprattutto come i numeri dell’accoglienza nel nostro Paese siano nettamente inferiori a Germania, Francia, Spagna.

Qualche numero. Nel 2021 la Germania ha avuto 190mila domande di richiedenti asilo, la Francia 120 mila, la Spagna 69 mila, l’Italia 53.134. Tendenza confermata fino ad agosto 2022 (dati sempre Eurostat): Germania 133.390, Francia 94.960. Spagna 75.220, Italia 48.935. I tremila ricollocamenti in Francia a cui si è fatto riferimento per giustificare il muro contro muro sono da aggiungere all’accoglienza che già viene fatta dai cugini d’oltralpe in maniera più importante che da noi.

L’emergenza è un’invenzione usata ad arte per creare consenso, soffiando sul fuoco del populismo e del razzismo. Piantedosi minaccia che in Italia non si entrerà più “illegalmente”: ma al momento è l’unico modo per arrivarci a causa di quello che dice la legge e per la mancanza di un decreto flussi. Le persone che fuggono da guerre e povertà non delinquono. Sono esseri umani che cercano un futuro migliore, è un loro diritto. Come è un nostro dovere salvarli. Oggi però le Ong sono lasciate sole e criminalizzate.