Incontro tra governo e Regioni anche sulle discoteche
Quattro persone per tavolo, lo scontro su bar e ristoranti: “Limite troppo restrittivo”
L’Italia che riapre, che va al ristorante, che si vaccina e che aggiunge un posto a tavola. O forse no. Il punto all’ordine del giorno è quello del numero massimo di persone che potrebbero sedersi al tavolo di un ristorante. Fissato per il momento a quattro persone. Previsto per oggi un tavolo tecnico tra governo e Regioni per risolvere il nodo. Si discute anche della riapertura delle discoteche.
Per buona parte delle Regioni e del centrodestra, quello di quattro persone è un limite troppo restrittivo. Il confronto è andato avanti nei giorni scorsi. Il Presidente dal Friuli Venezia Giulia – tra le prime tre Regioni, con Molise e Sardegna, in Zona Bianca – e della Conferenza Stato Regioni Massimiliano Fedriga, della Lega, ha scritto e spedito una lettera al ministro della Salute Roberto Speranza “al fine di evitare confusione e incertezza negli operatori” e per “condividere gli eventuali chiarimenti applicativi in via preventiva, fermo restando che nel merito della questione posta, le Regioni e le Province Autonome ritengono che le indicazioni non siano applicabili, in particolare, alle Zone Bianche” per “la rapida convocazione di una tavolo tecnico di approfondimento al riguardo, utile per esplicitare al meglio le attività anche nelle Zone Gialle”.
Il confronto va avanti da tre giorni almeno. Dal primo giugno ristoranti e bar possono ospitare clienti anche al chiuso a pranzo e a cena. Il ministero della Salute aveva chiarito il limite domenica sera con una nota. Un’“interpretazione errata” per la ministra degli Affari Regionali Mariastella Gelmini, di Forza Italia.
“Il limite è fissato a quattro, per maggior sicurezza, ma spero che venga presto rivisto perché è chiaramente molto restrittivo – ha detto a Un giorno da pecora su Radio Rai1 il sottosegretario al ministero della Salute Pierpaolo Sileri – Io sono tra quelli che era per l’aumento dei posti a tavola, francamente li aumenterei a 8-10, e poi liberalizzerei dai primi di luglio, quando dovremmo avere oltre i 30 milioni di persone con la prima dose del vaccino fatta”.
Il compromesso potrebbe essere quello di mantenere il limite, nelle Zone Gialle e nelle Zone Bianche, per i coperti al chiuso. Nessun limite invece per i tavoli all’aperto. Su questo verterà la riunione di oggi che non è detto possa esaurire il dibattito.
Discoteche: al momento, da quando hanno riaperto in Zona Bianca, è interdetta la pista da ballo. Quindi si può ascoltare la musica e consumare bevande o altri prodotti, ma non ballare. Una parte del governo spinge per riaprire, magari con delle regole, che tengano conto del Green Pass, o di altri criteri. Il sottosegretario alla Salute Andra Costa ha commentato come “non possiamo permetterci di affrontare il problema come lo scorso anno. Dobbiamo essere coerenti e seri, le discoteche vanno riaperte per poter andare a ballare e socializzare. Se si aprono le discoteche, non bisogna tener conto di restrizioni sul distanziamento, il criterio dovrà essere quello di monitorare e tracciare chi entra”.
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