Renzi: “Noi decisivi alle prossime elezioni. Salvini e 5Stelle falliti, Pd poco chiaro sul garantismo”

A Palermo per presentare il suo libro, Controcorrente, l’ex presidente del Consiglio Matteo Renzi è durissimo sull’amministrazione comunale: “Mi dispiace – dice Renzi – ma così non va. Orlando ha fallito”, poi stuzzicato sulla rilevanza politica di Italia viva commenta: “Sono anni che mi danno per morto ma sono sempre qui”, ed ha anche un appello al suo ex partito: Invito il Pd a parole chiare sul garantismo così come Giorgio Napolitano e non Giuseppe Conte ha insegnato a fare“.

“Contro il bipopulismo, estremisti del Pd e 5S da una parte e no green pass dall’altra, noi abbiamo uno spazio ampio che va oltre Italia Viva” dice, e poi continua: I due estremisti populisti hanno fallito: ha fallito Salvini e ha fallito il M5S. Oggi contro il bipopulismo, noi abbiamo uno spazio centrale che è un’autostrada”, ribadisce.

All’incontro ci sono i big del suo partito, compreso il deputato regionale dato in uscita Edy Tamajo. Chi manca però sono i fuoriusciti delle ultime ore, i deputati regionali Luca Sammartino e Giovanni Cafeo e i parlamentari nazionali Valeria Sudano e Francesco Scoma: “Mi spiace per loro – allarga le braccia l’ex premier – mi colpisce però che vadano nella Lega“.

Renzi con una mano sta provando tenere distanti i sovranisti, e con l’altra invece cerca di avvicinare i forzisti: “Con Forza Italia abbiamo lavorato su posizioni opposte per tanti anni, ma oggi c’è una novità – prosegue Renzi – Ci sono la Lega e FdI che sono sovranisti, che in Europa sono su una posizione lontana da noi e dall’altro lato c’è il Pd, da cui provengo, che sembra innamorato dei Cinquestelle, del reddito di cittadinanza. In questa novità, oggettivamente, con il mondo di Forza Italia che sta al governo, penso a Mara Carfagna, a Mariastella Gelmini, dialoghiamo molto bene e penso che si possa dialogare in quest’area centrale anche in Sicilia”.

Poi l’ex premier ‘pensa’ una previsione: “Noi non lo sappiamo come arriveremo alle prossime elezioni e non sappiamo quale sarà il contenitore. Ma penso che la Lega così com’è non va da nessuna parte, penso che il Pd non possa rincorrere il M5s e penso che i 5Stelle siano morti politicamente. E penso anche che Forza Italia debba scegliere”.

Capitolo Quirinale: “Draghi sarebbe un ottimo Presidente della Repubblica? Certo che sì, ma Draghi è anche un ottimo presidente del Consiglio. Chi va a discutere del Patto di stabilità nel 2022? Ci vuole uno che se va lì sappia di cosa si parla: Draghi è una garanzia sia al Colle che a Chigi. Non serve tirarlo per la giacchetta vediamo i prossimi mesi”.

Vorrei che il Presidente della Repubblica fosse eletto con la più larga maggioranza possibile. Io vorrei che lo votasse anche la Meloni, l’importante è che non lo scelga lei, e conclude: “La partita del Presidente della Repubblica e una partita sulla quale starei prudente simo all’ultimo. E dopo l’elezione del Presidente, vedremo come si organizzeranno gli schieramenti politici”.