Il Roma Pride torna in piazza, dopo lo stop forzato dello scorso anno a causa della pandemia. L’appuntamento è per sabato 26 giugno, alle ore 17 in piazza Vittorio Emanuele. Non ci saranno mezzi a motore né carri, in rispetto alla normativa anti-Covid: resta obbligatorio l’uso della mascherina e il rispetto del distanziamento. “Sfileremo con i nostri corpi, con tutto l’orgoglio e l’entusiasmo che ci accompagna fino a piazza della Repubblica” fanno sapere dall’organizzazione.

LA MANIFESTAZIONE

Rispetto alle edizioni precedenti, l’evento si terrà su un percorso più breve e rinunciando alla sua “formula tradizionale”, quella della sfilata con musica e carri, data la necessità di rispettare le normative vigenti dovute all’emergenza sanitaria ancora in atto. Come spiega Claudio Mazzella, presidente del Circolo di Cultura Omosessuale Mario Mieli, la Questura ha autorizzato l’evento statico in piazza Vittorio Emanuele ma, se il numero dei partecipanti dovesse essere alto (come prevedono gli organizzatori), allora il corteo si sposterà fino in piazza della Repubblica. Nella lettera aperta alla comunità LGBTQIA+, pubblicata qualche giorno fa sul sito dell’evento, lo staff spiega come, in un momento in cui la pandemia ha privato la comunità di luoghi di confronto e il Ddl Zan è fermo al Senato (disegno di legge su cui si continua a discutere), ci sia ancora di più la volontà di scendere in strada, ma in totale sicurezza chiedendo il supporto delle istituzioni. 

GLI ALTRI EVENTI

Giugno è il “Pride Month”, il mese in cui si celebra l’orgoglio LGBTQIA+: oltre alla sfilata di sabato, sono previsti anche altri eventi ufficiali. La Gay Croisette andrà in scena da stasera 24 giugno al Brancaccino Openair, con ingresso gratuito dalle 19 fino alle 24. Oggi alle 19 “Giornate di Cinema Queer” porta al Roma Pride il meglio della prima edizione del festival, con la proiezione di 3 cortometraggi. Alle ore 20 è previsto un incontro di Claudio Mazzella con Monica Cirinnà, Marta Bonafoni e Angelo Schillaci focalizzato proprio sul Ddl Zan, per parlare di tutto ciò che sta succedendo e fare il punto sull’attuale situazione. Alle 21:30 ci sarà la presentazione del film “Maschile singolare” con la presenza del regista Alessandro Guida e gli attori Gianmarco Saurino e Giancarlo Commare. A seguire la Stand UP Comedy del Roma Pride, che vedrà alternarsi Daniele Gattano, Silvia La Monaca e Daniele Fabbri. Presso il Teatro delle Muse, sempre stasera alle ore 21, andrà in scena “Mariposa: il coraggio della trasformazione”.

Domani 25 giugno per la Gay Croisette è previsto un talk con Vladimir Luxuria e Marilena Grassadonia, in occasione del quale verrà presentato il documentario, vincitore del Nastro D’Argento, “Il caso Braibanti” di Carmen Giardina e Massimiliano Palmese. Ci sarà inoltre lo show di Muccassassina, che torna dopo lo stop imposto dal Covid. Al Teatro dei Documenti, in presenza, ci sarà la proiezione del film “L’altra metà del cielo. Donne” con dibattito a cura di DiGay Project.

Sabato 26 giugno, dalle 11 fino alle 2, spazio al “Pride in The Park” al Brancaccino Openair con diverse iniziative. Nella sessa giornata sono inoltre previsti al Teatro Belli, in streaming, “Alan Belli e la mela avvelenata” mentre in presenza, al teatro Lo Spazio, “Anche lei nel suo piccolo parla”.

LOREDANA BERTE’ PER IL PRIDE 2021

Uscirà il 28 giugno il vinile di “Traslocando” di Loredana Bertè, prodotto e realizzato da Ivano Fossati. Si tratta della quarta pubblicazione della “70Bertè – Vinyl collection”, per la quale è stata scelta una data importante, ossia il giorno considerato simbolo della nascita del “movimento di liberazione gay moderno”.  Infatti nella notte tra il 27 e il 28 giugno 1969 si svolsero a New York dei violenti scontri passati alla storia come “Moti di Stonewall”, che sancirono la  formazione del Gay Liberation Front fondato da Craig Rodwell e Brenda Howard. Il disco, in occasione del Pride 2021, avrà una versione inedita da collezione: “Limited PRIDE EDITION”.  “Traslocando” può essere considerato una pietra miliare della musica italiana ed è stato registrato nel 1982 in diversi studi. Inserito dalla rivista musicale Rolling Stone Italia al 24° posto della classifica degli album italiani più belli di sempre, è grintoso e dolce allo stesso tempo. Contiene “Non sono una signora”, dello stesso Fossati (autore di altri 5 brani), manifesto della Bertè, ma anche un vero e proprio inno femminile.  Nell’album anche “J’adore Venice”, brano divenuto recentemente famoso in tutto il mondo perché inserito nel film “Call me by your name -Chiamami col tuo nome” che vede al centro della trama proprio un amore omosessuale. Le altre canzoni possono vantare la firma di Maurizio Piccoli (“Per i tuoi occhi”, “Stella di carta”), di Mia Martini (“Notte che verrà”) e di Renato Zero (“Una”).

Mariangela Celiberti

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