L’auditorium del Massimo – costruito in seno a quello che era lo storico liceo classico della Roma bene – è il simbolo migliore dell’incontro tra cultura e innovazione, tra antichi retaggi e scommesse sul futuro. È stata ieri la sede dell’evento di lancio del Riformista Tv, una occasione di riflessione sul ruolo dell’esperimento della testata arancione e di presentazione del palinsesto della prima web tv garantista d’Italia. La scommessa dell’editore, Alfredo Romeo, guarda al futuro con la certezza di dover osare ancora. Ecco Piero Sansonetti e Paolo Liguori che compaiono nella sala. I due direttori hanno fatto da anfitrioni per centinaia di partecipanti alla mattinata che ha “messo in pista” il canale televisivo del Riformista. Avviato verso il quarto anno di attività, il quotidiano diretto da Sansonetti è il primo media center a triplicare le attività attraverso un esperimento crossmediale.

Da alcune settimane, al cartaceo che esce in edizione nazionale si affianca un sito di informazione puntualmente aggiornato da una duplice redazione, a Roma e a Napoli, coordinata da Davide Nunziante, e un canale web che produce breaking news, aggiornamenti, interviste, approfondimenti sotto la direzione di Paolo Liguori, con la supervisione di Giulio Pinco Caracciolo. Le posizioni della testata che si fa in tre sono notorie: dare voce a chi non ne ha, raccontando gli effetti del populismo giudiziario che ha devastato la cultura politica negli ultimi anni e puntando ad una riforma della giustizia capace di riequilibrare quello strapotere mostruoso che ha finito con l’assumere la magistratura. La scommessa della Tv è riassunta da chi, come Liguori, si dedica da sempre alla ricerca, all’evoluzione dello strumento: «Vogliamo dimostrare che un’altra informazione è possibile, che fare tv non significa banalizzare, che ricorrere ai social network non significa svilire e polarizzare». Ed appunto, ha spiegato: «La nostra social tv sarà una ibridazione di linguaggi che trarranno forza dalla carta, velocità dal web, tridimensionalità dal video».

Una nuova factory che vede impegnati giornalisti ed esperti per fornire al pubblico una offerta di informazione di qualità attraverso la fruizione on demand della web tv. «Abbiamo provato a dare voce, per primi, alle battaglie garantiste. A denunciare lo strapotere di certa magistratura, subendone anche il contraccolpo. E a incarnare le battaglie per i diritti che nessun altro aveva il coraggio di portare avanti», ha detto Sansonetti aprendo i lavori. «Tra me e Sansonetti c’è identità di vedute, ma proveremo a rendere sempre e comunque animati i momenti di confronto tra noi», ha aggiunto Paolo Liguori. L’evento di lancio della televisione web del Riformista è stato documentato da una diretta di TgCom24 e accompagnato, prima dell’immancabile brindisi, dalle domande dei giornalisti presenti alla conferenza stampa. Partecipato da stakeholder, pubblicitari, addetti ai lavori ma anche dalla politica, al lancio del Riformista Tv hanno preso parte delegazioni di parlamentari del centrosinistra e del centrodestra.

«In bocca al lupo al Riformista che raddoppia la sua potenza di fuoco», è stato l’augurio gridato forte e chiaro dal deputato Claudio Mancini, del Partito Democratico. Segue a ruota Luciano Nobili di Italia Viva: «Che nasca una nuova tv, che sulla falsariga di quello che il Riformista fa già come giornale, dia cittadinanza nel mainstream sovranista e populista alle idee di chi crede nei cambiamenti possibili e fa di tutto per produrli, di chi si batte per una giustizia giusta, per la crescita, per l’Europa e per la promozione di libertà e democrazia è una bellissima notizia che merita tutto il nostro supporto. Ma ancora di più conta il metodo: la capacità e la voglia di confrontarsi, la scelta del dialogo in un mondo di tifosi, il rispetto delle opinioni altrui nella difesa delle proprie. Spero sia questo: la tv del buon senso».

Rita Bernardini, Partito Radicale, è di casa: «In un Paese che ha bisogno come l’aria di voci che abbiano a cuore, incarnandola, l’esigenza di una giustizia e di un’esecuzione penale ispirate ai principi costituzionali, la TV del Riformista è una magnifica scommessa che saprà dare respiro e forza alla nostra sempre più corrosa democrazia. Piero e Paolo hanno già dimostrato di sapere dare voce e ossigeno ai dimenticati e agli ostracizzati della società: so che continueranno a farlo e, se dovesse servire un augurio, il mio è un sorridente: in culo alla balena». Margherita Boniver, Forza Italia, affida il suo messaggio a Twitter: «Alla presentazione della web tv del Riformista si è parlato di garantismo, libertà di opinione, pacifismo, rispetto x approcci difformi sulla guerra in Ucraina. Tutta merce rara nel giornalismo italiano ma preziosa». Per PiùEuropa, Riccardo Magi, la vede così: «Il Riformista in questi anni è stata la voce garantista, libertaria e libera che mancava nel dibattito. L’augurio è che possiate continuare a rompere le balle e a far pensare con nuovi e più potenti mezzi».

Si sono associati ai messaggi di auguri anche Bobo Giachetti, presente in sala per ricordare che c’è anche il suo volto, per la rassegna stampa che apre ogni mattino la programmazione del Riformista Tv, ma anche Stefania Craxi e Matilde Siracusano in veste di attente e critiche lettrici. E alle testimonianze, ai ricordi, agli incoraggiamenti hanno preso parte decine di addetti ai lavori pronti a puntare sulla scommessa di Alfredo Romeo: la giornalista Giada Fazzalari, Vincenzo Manfredi della Ferpi, Gianluca Giansante di Comin & Partners e il prof. Michele Zizza de La Sapienza tra gli altri. Presenti in sala Claudia Fusani, Hoara Borselli e Fulvio Abbate, tutti mattatori dei salotti televisivi che non mancheranno di animare lo studio arancione allestito presso il Riformista. Le telecamere in 4k sono pronte. I riflettori accesi. Saranno puntati dove nessuno li aveva mai orientati: sulla giustizia troppo spesso ingiusta, sui diritti troppo spesso piegati.

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Ph.D. in Dottrine politiche, ha iniziato a scrivere per il Riformista nel 2003. Scrive di attualità e politica con interviste e inchieste.