Hamas venga indagato per crimini contro umanità. È questa la richiesta formulata alla Corte penale internazionale dell’Aja dall’associazione Setteottobre, che ieri ha presentato alla Camera dei Deputati il suo formale atto di richiesta all’Ufficio del Prosecutor della Corte Penale Internazionale, per promuovere urgentemente tutte le opportune e necessarie indagini sugli attentati del 7 ottobre scorso, che hanno prodotto 1200 vittime quasi tutte civili, e oltre 200 rapiti. Secondo l’associazione Setteottobre, quegli attentati e i relativi fatti consumati da Hamas a danno di donne e bambini israeliani, integrerebbero il crimine di genocidio e la fattispecie di crimini contro l’umanità.

Nel 2015 infatti, ricorda Setteottobre, l’Autorità Palestinese chiese di essere ammessa allo Statuto di Roma con una dichiarazione ad hoc, cosa che avvenne con il relativo riconoscimento di “Stato di Palestina”. Di conseguenza, la Corte penale internazionale avrebbe giurisdizione sui crimini commessi sul territorio di Israele il 7 ottobre 2023, essendo i membri di Hamas, autori dell’attacco, cittadini palestinesi. Questa la tesi dell’Associazione.

“Hamas ha annunciato, ha perpetrato e continua a minacciare di sterminare gli ebrei che vivono pacificamente in Israele. A quel massacro è seguita un’onda drammatica di antisemitismo e di odio verso l’Occidente. Vedere che il Sudafrica abbia trovato ascolto alla Corte di Giustizia Internazionale con l’accusa di genocidio a carico dello Stato ebraico è agghiacciante. È la vittima che diventa carnefice e il carnefice vittima” ha spiegato il presidente dell’associazione Stefano Parisi, che alla Camera ha presentato la sua iniziativa affiancato dall’avvocato Laura Guercio, penalista con abilitazione presso la Corte Penale Internazionale, e al giornalista Pierluigi Battista.