Non ce l’ha fatta Dimitri Roveri. Aveva solo 27 anni il capitano della squadra del Quingentole colpito da un malore proprio mentre era in campo, ieri pomeriggio, per la partita valida per i playoff del campionato Uisp Open League contro il Casalpoglio, nel mantovano. Il capitano della squadra era stato ricoverato all’Ospedale San Raffaele di Milano. Inutili i soccorsi, il ricovero, un delicato e lungo intervento chirurgico.

La partita si stava giocando sul campo del Casalpoglio, frazione di Castel Goffredo, nel mantovano. I padroni di casa erano in vantaggio 1 a0. Mancavano circa 15 minuti alla fine. Sospeso il match dopo che Roveri si è accasciato mentre la palla era lontana. A quanto risulta non stava correndo quando è stato colpito da un forte tremore ed è crollato. Forse un arresto cardiocircolatorio. Non ha più ripreso conoscenza.

I soccorsi sono scattati immediatamente. La sorella del 27enne, Nicol, presidente della squadra del Quingentole, ha usato il defibrillatore. Le condizioni del capitano sono apparse subito molto gravi. È stato intubato per essere trasportato in eliambulanza in ospedale appena le sue condizioni sembravano essere migliorate.

Il 27enne viveva a Quingentole ed era fidanzato. Lavorava come giardiniere e addetto alle pulizie in una casa di riposo nel mantovano. Soltanto la settimana scorsa aveva annunciato che a settembre sarebbe diventato padre. Tantissimi i messaggi di cordoglio che si leggono in queste ore sui social. Roveri era uno sportivo, tifoso del Milan, appassionato anche di basket.

Ieri, sugli spalti, a vedere la partita c’erano anche la madre e il padre del ragazzo, Angelo Roveri, ex calciatore di Serie A. Inutile l’intervento chirurgico di circa tre ore cui il 27enne è stato sottoposto. Il decesso è stato annunciato poco dopo le 22 di ieri sera.

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Giornalista. Ha studiato Scienze della Comunicazione. Specializzazione in editoria. Scrive principalmente di cronaca, spettacoli e sport occasionalmente. Appassionato di televisione e teatro.