La Campania si conferma il cuore del piano energetico verde presentato da Terna: oltre 1 miliardo e 100 milioni di euro gli investimenti previsti nel quinquennio. I principali interventi del Piano strategico nazionale presentato dal neo amministratore delegato, Stefano Donnarumma, non a caso sono previsti per il Mezzogiorno e in particolare in Campania. Primo fra tutti il Tyrrhenian Link, l’interconnessione che consentirà di accrescere la capacità di scambio elettrico tra Campania, Sicilia e Sardegna, favorendo la piena integrazione tra le diverse zone di mercato con importanti benefici in termini di efficienza. Importanza enorme riveste inoltre l’ammodernamento della rete elettrica nella Città di Napoli; il completamento del riassetto della rete elettrica della Penisola Sorrentina, che migliorerà l’affidabilità della rete di trasmissione e di alimentazione dell’area, servita attualmente da una rete elettrica risalente agli anni ’60. Senza dimenticare la realizzazione della nuova stazione elettrica di Ariano Irpino.

Per la precisione ammonteranno a 1 miliardo e 132 milioni di euro i fondi per lo sviluppo della rete elettrica regionale. L’obiettivo è quello di ridurre a zero l’utilizzo di combustibili fossili, in funzione della transizione energetica in corso nella quale l’azienda partecipata da Cassa Depositi e Prestiti riveste un ruolo fondamentale, ma anche quello di arrivare in futuro alla piena sostenibilità da fonti rinnovabili.

Dell’investimento complessivo, circa 90 milioni saranno destinati a interventi per ammodernamento e resilienza degli asset esistenti. Gli interventi si sviluppo previsti nel piano illustrato da Donnarumma, consentiranno tra l’altro la demolizione di circa 80 km di linee esistenti, di cui 62 km di linee aeree, che consentiranno di restituire spazi vitali alle comunità, e la realizzazione di circa 400 km di linee, di cui l’80% in cavo marino e cavo interrato, quindi completamente integrate e invisibili.

In tempi di cassintegrazione e blocco dei licenziamenti causa Covid, è evidente il peso occupazionale e sull’indotto per la regione. Il complesso delle opere previste nell’arco di Piano prevede infatti l’impiego di circa 360 imprese e 1500 tra operai e tecnici impegnati in attività di cantiere e lavorazioni in fabbrica, a cui vanno ad aggiungersi oltre 180 fra professionisti e studi tecnici. In questo momento sono 29 i cantieri aperti sul territorio campano e 281 le persone quotidianamente impegnate nello sviluppo e nella manutenzione della rete elettrica regionale, che comprende circa 3456 km in alta e altissima tensione e 60 stazioni elettriche.

«Attraverso questo Piano Industriale – ha dichiarato Donnarumma – vogliamo rafforzare il fondamentale ruolo di Terna non solo per il sistema elettrico nazionale, ma per tutto il nostro Paese, con uno sguardo al contesto mediterraneo di cui l’Italia è il naturale hub energetico. Gli investimenti che metteremo in campo nei prossimi cinque anni – ha concluso il nuovo amministratore delegato – rappresentano un formidabile volano per la ripresa e porteranno benefici a tutti gli italiani: è fondamentale agire oggi per consegnare alle prossime generazioni un sistema elettrico sempre più affidabile, efficiente e decarbonizzato».